Tag: dichiarazione di inizio attività

lunedì 27 luglio 2009

Come fare per aprire un mercatino dell'usato

agenzia-daffari

Negli ultimi anni i punti vendita di merce usata in Italia sono arrivati a circa 2mila unità con un giro di affari annuale, stimato in oltre 3 miliardi di Euro. Aprire un mercatino dell’usato può essere quindi un’ottima idea per un’attività redditizia e poco costosa, in termini di investimenti iniziali. I mercatini dell’usato vengono giuridicamente regolamentati come Agenzie Pubbliche D’Affari, dove la merce usata viene venduta per conto di terzi. In questo modo il gestore del mercatino viene incaricato da una persona terza di trattare la vendita dei propri articoli usati, per mezzo di un contratto di mandato, e non deve sborsare nessun importo per l’acquisto della merce.

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lunedì 15 giugno 2009

Come fare per aprire un Bar (o un caffè)

bar

Sono tanti i Bar o i Caffè che spesso chiudono i battenti perché gli affari non vanno al meglio. Allo stesso modo però sono tanti altri quelli che spuntano nelle nostre città, spesso caratterizzati da innovazione e originalità, pronti ad accattivare nuovi clienti. Per aprire un bar o un caffè, definiti dalla legge “esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande“, sono necessari alcuni passaggi, che spesso cambiano da comune a comune, e da regione a regione. Innanzitutto, per somministrazione al pubblico di alimenti e bevande si intende la vendita per il consumo sul posto, che comprende tutti i casi in cui gli acquirenti consumano i prodotti nei locali dell’esercizio o in un’area aperta al pubblico, a tal fine attrezzati (bar, ristoranti, discoteche con somministrazione, ecc.).

AUTORIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
Per iniziare un’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande è necessario richiedere il permesso all’Ufficio comunale di pertinenza dell’esercizio di vendita.  E’ lo stesso Comune ad indicare al richiedente i documenti necessari in base al proprio piano di localizzazione e ad eventuali bandi per nuove aperture.  Per le nuove apertura, infatti, è necessario rientrare nei piani comunali di localizzazioni che ogni Comune deve predisporre in base agli indirizzi emanati dalle rispettive Regioni, sentite le associazioni di categoria e le associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative.

Subingresso
Nel caso invece si subentri  (subingresso) in un esercizio già esistente, oltre all’avvenuta cessione dell’attività (comprovata da atto notarile), è necessaria la presentazione di una domanda per il rilascio dell’autorizzazione.  Il subentrante già in possesso dei requisiti professionali alla data di acquisto del titolo, può iniziare l’attività immediatamente dopo aver presentato al Comune la dichiarazione di inizio attività.

Il modulo di domanda per il rilascio di questa autorizzazione deve essere chiesto al Comune nel cui territorio si intende aprire l’attività.

Le domande, le dichiarazioni e le comunicazioni previste per il rilascio dell’autorizzazione devono essere redatte utilizzando l‘apposita modulistica approvata dal Comune sulla base delle disposizioni regionali.

Il rilascio di autorizzazione per l’apertura di un nuovo esercizio di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande è subordinato all’osservanza dei criteri e parametri di programmazione, per l’insediamento sul territorio comunale,  di nuove attività di somministrazione:

RILASCIO AUTORIZZAZIONE
L’autorizzazione per l’apertura di un nuovo esercizio di somministrazione viene rilasciata previo:

  • esito favorevole dell’istruttoria. L a comunicazione dell’esito viene inviata per raccomandata R/R al richiedente entro 45 giorni dal ricevimento dell’istanza,
  • acquisizione della documentazione eventualmente richiesta,
  • verifica del possesso dei requisiti morali e professionali,
  • verifica d’ufficio della sorvegliabilità dei locali (ai sensi  del D.M. 17/12/92 N. 564) e della loro agibilità con destinazione d’uso commerciale

L’attività di somministrazione alimenti e bevande deve essere esercitata nel rispetto delle vigenti norme in materia igienico-sanitaria, edilizia, urbanistica, di sicurezza e di destinazione d’uso dei locali.

REQUISITI RICHIESTI:
I requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione amministrativa per la somministrazione di alimenti e bevande sono:

  • Requisiti indicati dall’articolo 5 del D.Leg. 8 agosto 1994 n. 490 (antimafia);
  • Requisiti professionali (cambiano a seconda della Regione) che devono essere posseduti: dal titolare in caso di Ditta Individuale, dal Legale Rappresentante in caso di Società. Nel caso in cui il Legale Rappresentante fosse sprovvisto dei requisiti professionali richiesti deve essere nominato, ai sensi dell’art. 2209 del C.C., un procuratore in possesso dei requisiti, al quale deve essere conferita l’effettiva conduzione dell’esercizio.
  • iscrizione nel Registro delle imprese presso la Camera di Commercio;
  • per gli stranieri, permesso di soggiorno in corso di validità;

DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA’ (DIA)
La presentazione al Comune della dichiarazione/denuncia di inizio attività abilita l’esercente, sussistendone i presupposti ed i requisiti, ad intraprendere l’attività, fatto salvo il rispetto dei termini procedimentali previsto da altre disposizioni che disciplinano la materia. Il modulo di domanda DIA deve essere chiesto al Comune nel cui territorio si intende aprire l’attività

COMUNE DI MILANO

Presso il Comune di Milano, per ottenere il rilascio dell’autorizzazione iniziale per la somministrazione di alimenti e bevande in un pubblico esercizio è necessario presentare domanda:

  • in duplice copia a COMUNE DI MILANO – Protocollo Generale – Via Larga, 12 – piano terra (lun. – ven. 8,30 – 15,30  —  sabato 8,45 – 12,00)

oppure:

  • in duplice copia a COMUNE DI MILANO – Direzione Centrale Attività Produttive – Settore Commercio – Servizio Pianificazione e Sviluppo – Via Larga, 12 – terzo piano – stanza 325 – (lun. – ven. 8,30 – 12,00)

oppure:

  • invio postale tramite raccomandata R/R; in tal caso trattenere presso l’esercizio copia della domanda allegandovi prova del ricevimento (cartolina r.r.).

lunedì 10 novembre 2008

Aprire un'attività di autorimessa: documenti e normativa

La gestione di un ricovero per auto e moto non è considerata attività artigianale ma rientrare nel settore commerciale/terziario. Il presupposto principale per l’esercizio dell’attività di autorimessa è la disponibilità di un posto adeguato alla stessa che deve rispettare la normativa urbanistica e quella relativa alla destinazione d’uso. Le rimesse possono essere sia private sia pubbliche a seconda che queste abbiano, nel primo caso, un ingresso limitato oppure, nel secondo, un ingresso libero.

AUTORIMESSE PRIVATE
Nel caso di autorimesse private i locali devono avere la prescritta destinazione d’uso. Qualche volta può essere autorizzata anche una rimessa su un’area pubblica, a condizione  che l’interessato abbia ottenuto la prescritta concessione di suolo pubblico. Le rimesse private possono essere sia all’aperto che al chiuso. Le rimesse chiuse devono essere conformi a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di prevenzione di incendi (D.M. 4 maggio 1998). Sono esclusi dalla normativa gli spazi su area pubblica.

AUTORIMESSE PUBBLICHE
Nel caso di autorimesse commerciali pubbliche con ingresso libero lo spazio prescelto deve essere conforme alle destinazioni vigenti di P.R.G.C. (Piano Regolatore Generale Comunale).

REQUISITI PER LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ
L’Ufficio licenze Ex P.S., su richiesta dell’interessato, verifica i requisiti soggettivi:

  • insussistenza di condanne penali, con sentenze passate in giudicato, per delitti non colposi, a pene restrittive della libertà personale per un periodo complessivo superiore a 2 anni e salvi i casi di riabilitazione.
  • insussistenza di cause di divieto, di decadenza o di sospensione previste dall’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 “Disposizioni contro la mafia” e successive modificazioni.

E i requisiti oggettivi:

  • DIAP –  Dichiarazione Inizio Attività Produttiva,
  • prevenzione incendi
  • destinazione urbanistica,

tutti autocertificati e autodichiarati dallo stesso interessato

COSA FARE PER INIZIARE L’ATTIVITÀ
Per aprire un’attività di autorimessa è necessario disporre della D.I.A., la dichiarazione di inizio attività, da presentare, debitamente compilata, al Comune dove avrà sede l’attività. Il Comune trasmetterà, entro cinque giorni dal ricevimento, copia della denuncia di inizio attività al Prefetto. Quest’ultimo entro sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione può vietare o sospendere l’esercizio dell’attività, nei casi previsti dall’art. 11, c.2,  R.D. 73/31.
Non si deve più presentare la dichiarazione di prosecuzione annuale dell’attività.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

  • D.P.R. 19.12.2001 n. 481 “Regolamento recante semplificazione del procedimento di autorizzazione per l’esercizio dell’attività di noleggio di veicoli senza conducente.
  • D.Lgs 30 aprile 1992 n. 285 “Codice della strada”.
  • Legge 7 agosto 1990 n. 241.
  • D.M. 4 maggio 1998,
  • Norme e disposizioni comunali.

Per chi è di Milano, tutta la modulistica si può reperire sulla pagina preposta dal Comune di Milano sul proprio sito www.comune.milano.it da presentare in carta semplice

AL SETTORE COMMERCIO – Servizio licenze di spettacolo, agenzie, attività ricettive –
Ufficio Licenze ex P.S.
Via Larga 12 – 3° piano Stanza 382
Dal Lunedì al Venerdì – dalle 8.30 alle 12.00 oppure:

AL PROTOCOLLO GENERALE
Via Larga 12 – Salone Piano Terra
Dalle ore 8.30 alle ore 15.30 dal Lunedì al Venerdì.
Dalle ore 8.45 alle ore 12.00 nella giornata di Sabato.

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