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lunedì 28 gennaio 2008

Con Vator.tv puoi pubblicizzare la tua impresa

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Grazie al sito Vator.tv per gli imprenditori arriva una nuova possibilità per farsi conoscere in tutto il mondo e reperire nuovi acquirenti o potenziali finanziatori. Vator.tv è un social network statunitense che consente a chiunque abbia un business, di pubblicizzare, attraverso un filmato, quali siano le caratteristiche della propria attività. Ma il sito non è visitato solo da americani. Sono sempre di più i neoimprenditori provenienti da tutto il pianeta che hanno registrato e caricato on-line il proprio video. Il nome Vator.tv deriva da ‘innovator’ ed ‘elevator’ perché lo scopo del sito è quello di promuovere l’innovazione alla velocità con la quale un ascensore arriva al piano di chi l’ha chiamato. L’idea è venuta all’ex giornalista del MarketWatch, Bambi Francisco che l’ha realizzata insieme a Peter Thiel, uno dei fondatori di PayPal, Richard Rosenblatt, ex presidente di MySpace, e Georges Harik, un ex dirigente di Google nonché uno dei creatori della tecnologia AdSense. “Chiunque – ha sottolineato Bambi in un’intervista- da qualsiasi comparto di produzione, da ogni livello di sviluppo, può condividere idee, prodotti, servizi e qualunque altro tipo di business con il resto del mondo”.

E’ molto facile accedere ai servizi di Vator.tv. Basta registrarsi al sito, caricare il proprio video, nel quale si espone la propria idea, e decidere se condividere questa presentazione in un network personale o con tutta la community di Vator. Questo social network consente a chiunque di diffondere e far conoscere la propria attività imprenditoriale. Dalle piccole e medie imprese a quelle composte da un solo individuo, tutti hanno la possibilità di sfruttare questo strumento pubblicitario capace di raggiungere tutte le parti del mondo. Inoltre, oltre all’inesistenza di confini territoriali, non esistono neanche limiti di comparto produttivo. Qualsiasi attività imprenditoriale può trovare il proprio spazio su quello che orami è stato definito il ‘myspace dei creativi pragmatici’.

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martedì 31 luglio 2007

Il gruppo L'espresso lancia le aste online

Da questo momento in poi chi vuole partecipare ad un’asta giudiziaria non deve fare altro che impugnare il mouse e cliccare sul sito http://www.entietribunali.it/. Realizzato dal Gruppo Editoriale L’espresso, il sito propone tutte le notizie e le informazioni inerenti al policromo mondo delle vendite giudiziarie e si propone come uno strumento utilizzabile sia da enti pubblici che da privati, aziende e professionisti. Il sito è diviso in due sezioni.
Nella prima ‘Gare e appalti’, si possono trovare

  • i bandi di gara e d’appalto indetti dagli enti pubblici
  • i dati di bilancio
  • gli avvisi sull’urbanistica
  • le dismissioni immobiliari
  • i corsi di formazione FSE.

Nella seconda ‘Tribunali e vendite giudiziarie’, sono consultabili

  • gli avvisi delle vendite giudiziarie effettuate dai tribunali
  • le informazioni per partecipare alle aste giudiziarie
  • i provvedimenti giudiziari per cui è stata richiesta la pubblicazione.

Il sito è stato organizzato dalla Manzoni (la concessionaria esclusiva di pubblicità del gruppo L’espresso) ed è già operativo dal 2000, ma solo ora è stata fatta l’iscrizione nell’elenco ufficiale tenuto presso il Ministero di Giustizia. E’ solo nell’Ottobre del 2006, infatti, che il ministro di Giustizia ha pubblicato il decreto che regolamenta questo tipo di pubblicazioni.

Filed under: Senza categoria — Tag:, , , — alessandra @ 12:04

mercoledì 11 luglio 2007

Nel 2007 frenata dell'e-commerce in Italia

Il rapporto annuale stilato da Netcomm (Consorzio del Commercio Elettronico Italiano), in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, con il contributo di CartaSi, eBay e PayPa, presentato nei giorni scorsi all’Italian e-Commerce Forum, fotografa una situazione italiana in frenata rispetto alle altre realtà europee.
Per la prima volta dopo sette anni il nostro paese registrerà una crescita dell’e-commerce inferiore al 40%. Nel 2007, infatti, supererà i 5 miliardi di euro, con una crescita del 30% rispetto al 2006. L’export conferma questo andamento e aumenta solo di 22 punti, arrivando a quota 900 milioni e dimostrando di non essere ancora sfruttato dal made in Italy. In termini assoluti il commercio elettronico nel nostro paese è un decimo rispetto alla Gran Bretagna e un terzo rispetto alla Francia, nonostante il numero d navigatori internet sia uguale ai cugini d’oltralpe. La percentuale sul totale delle vendite in Italia è solo dell’0,6 % contro una media europea che oscilla tra 1,5% e il 5%.
Secondo Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, il gap con gli altri paesi europei può essere dovuto principalmente alla carenza di offerta online in Italia in molti settori, soprattutto quelli che commercializzano prodotti fisici, come abbigliamento, arredamento, alimentari etc. Tra le 20 maggiori aziende italiane che detengono il 77% del mercato totale, infatti, solo due vendono prodotti fisici, mentre le restanti vendono servizi. Negli altri paesi, queste categorie merceologiche, sul totale delle vendite online, pesano più della metà, in Italia meno del 5 %. A trainare il mercato italiano nel 2007 è sempre il turismo, seguito da informatica, elettronica di consumo ed assicurazioni.
Per auspicare una maggiore valorizzazione delle opportunità non ancora sfruttate in questo mercato, la Netcomm ha presentato una position paper al Governo Italiano, cioè un documento con le raccomandazioni dell’organizzazione in merito a questioni concernenti il proprio campo d’azione.
Filed under: Senza categoria — Tag:, , — alessandra @ 09:33