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mercoledì 05 dicembre 2007

Sarà un Natale all'insegna degli acquisti online

Secondo Forrester Research, la società di ricerca americana indipendente che analizza i cambiamenti apportati dalla tecnologia e il loro impatto sulla società e suoi consumatori finali, quest’anno in Europa gli utenti della Rete spenderanno circa 51miliardi di euro online durante il periodo natalizio, con una crescita del 58% rispetto allo stesso periodo nel 2006. In altre parole, per le previsioni dovrebbe essere un ottimo Natale per le aziende online del vecchio continente. In questa ricerca, Forrester ha esaminato 17 paesi dell’Europa Occidentale e ventidue categorie di vendita, prendendo spunto dagli European Consumer Technographics. Dal report si deduce che Regno Unito, Svezia e Germania sono i tre paesi in cui i consumatori acquistano maggiormente online, rispetto alla media europea, contando circa il 70% degli utenti in rete che fanno acquisti in questi tre paesi. Il Regno Unito è anche il primo paese in Europa per numero di vendite online con 27 milioni di acquirenti, che per le previsioni, spenderanno per questo Natale più di 700euro a testa e batteranno il record di 20 miliardi di vendite online. In Italia ed in Spagna la percentuale di chi farà acquisti sul web durante il periodo dello shopping natalizio scende al 30%, pari per il Belpaese, ad una spesa di 2,1 miliardi di euro.
Le categorie che dovrebbero sostenere maggiormente questa crescita sono state identificate da Forrester in libri, video e dvd, gioielli, giochi, video games, gadget elettronici, alcol e, categoria principe, viaggi e turismo (anche se sulle pagine di Repubblica, nell’inserto del lunedì, inspiegabilmente, appaiono solo tre categorie, tra cui i vestiti, che nella ricerca non vengono neanche citati) che occuperanno più della metà della spesa online per gli acquisti di Natale.

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martedì 02 ottobre 2007

Frenata del comparto auto a settembre 2007

Il mercato dell’auto italiano è in piena flessione nel mese di settembre. Secondo i dati della Motorizzazione civile diffusi dal Ministero dei trasporti le nuove immatricolazioni hanno segnato un aumento del 0,20% contro le previsione del 2,4%, con una riduzione, rispetto a settembre 2006 del 4,86%. Le nuove auto sono state 184.774, mentre a settembre 2006 furono 184.403. Nello stesso periodo sono calate sensibilmente le compravendite di auto usate: a settembre 2007 si sono registrati 379.928 trasferimenti di proprietà di auto usate, mentre a settembre scorso furono 399.342. La frenata degli acquisti arriva dopo i considerevoli rialzi dei mesi precedenti ed è stata causata dal calo di fiducia dei consumatori. I primi nove mesi dell’anno in corso, infatti, avevano segnato un incremento del 6,64%.
“Sull’andamento a settembre – dice l’analisi del Centro studi Promotor – ha influito probabilmente l’impatto psicologico delle ripercussioni della crisi dei mutui subprime sull’economia reale. In particolare il repentino mutamento del quadro congiunturale potrebbe influire sulla domanda sia per la diminuita capacità di spesa di famiglie e imprese sia perché il possibile ulteriore aumento del costo del denaro potrebbe rendere meno facile e più oneroso il credito al consumo”.
Anche in questa situazione di stallo la Fiat è riuscita a toccare quota + 2,1% immatricolando oltre 57mila vetture in settembre. Fiat Group Automobilies ha ottenuto una quota del 31,1%, con 0,6 punti in più rispetto a settembre 2006. Cresce anche Lancia (+2,67%), perde quota invece Alfa Romeo (-9,86%). Ai primi tre posti della classifica delle vetture più vendute a settembre si posizionano la Punto, la Panda e la nuova 500, che ha raggiunto quota 75mila ordini in tutta Europa e supera la Ford Fiesta. Un’altra conferma per il gruppo torinese arriva da Doblò, primo nel suo segmento con il 51,3 per cento.
Tra le marche estere nel mese perdono terreno Peugeot (-19,8%), Toyota-Lexus (-13,9%), Renault (-12%). Salgono, invece, le vetture economiche di Chevrolet (+19,7%), e le auto Ford (+4,67%) e Opel (+3,15%). Recuperano le lussuose Mercedes (11,74% a settembre contro +0,46% dei primi nove mesi), Bmw (+6,75% contro il -14,2% della rivale Audi), Chrysler-Jeep-Dodge (+9,9%).
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