martedì 19 giugno 2007

Qualche consiglio per fare informazione in rete

Da alcuni anni la rete ha cominciato ad assumere una posizione preponderante per quanto riguarda l’informazione. Tutti i quotidiani cartacei hanno sentito la necessità, o forse l’obbligo, di proporre una versione online del loro giornale. Tra i siti più seguiti spiccano quelli di Repubblica, del Corriere, de la Gazzetta dello Sport, del Sole 24 Ore e così via (un elenco delle pubblicazioni italiane di informazione è consultabile sul sito ipse.com). Ma non è necessario essere un grande quotidiano nazionale per poter fare informazione in rete. Sono molti i giornalisti che decidono di aprire un sito di informazione sui più svariati argomenti.

Normativa
Per poter aprire una pubblicazione online è necessario innanzitutto documentarsi sulla normativa vigente in materia. Un sito che tratta l’argomento in modo dettagliato, anche se non molto aggiornato, è quello della prima testata telematica iscritta come tale nel Registro Stampa, InterLex (sul sito sono presenti tanti articoli su ‘Internet e stampa’, nonchè una sezione con le domande più frequenti, FAQ), . Tra le cose principali da tenere in considerazione è che la normativa dell’informazione su web è la medesima dei quotidiani e della stampa periodica cartacea, in altre parole, anche le notizie online devono sottostare alla legge n.47 del 1948. Quindi anche le pubblicazioni in rete hanno l’obbligo di iscrizione all’apposito registro del tribunale del ‘luogo della pubblicazione’ con indicazione del direttore responsabile, obbligatoriamente un giornalista iscritto in un albo dell’ordine professionale (quindi sia un professionista sia un pubblicista). Il concetto di luogo della pubblicazione e sì applicabile alla carta stampata ma di difficile attribuzione quando ci si riferisce al web. In questo caso si deve indicare il server, anche se questo potrebbe essere ubicato in qualsiasi parte del mondo. Per quanto riguarda la registrazione e la presenza del direttore responsabile iscritto all’albo dei giornalisti, questa è obbligatoria solamente se la pubblicazione telematica è periodica, in pratica, quando è prevista una sua uscita ad intervalli regolari. Non conta nulla la n atura della testata, l’argomento o chi la pubblica. L’unica eccezione è legata alla previsione di conseguire ricavi dalla pubblicazione. In questo caso è obbligatoria anche l’iscrizione al Registro degli operatori di comunicazione (Roc) tenuto dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. (informazioni su http://www.agcom.it/operatori/roc/faq.htm ). In conclusione, se non si vuole sottostare agi obblighi previsti dalla legge 47/48 basta che la pubblicazione non sia periodica.
Anche sul sito dell’Ordine dei Giornalisti viene precisato che ‘Per depositare le testate online al Registro Stampa, presso le cancellerie dei Tribunali, occorre indicare, nella domanda, il nome del sito e del provider con indirizzo completo e numero di autorizzazione del Ministero delle Comunicazioni. E’ opportuno quindi verificare che la società provider sia autorizzata a fornire al pubblico il servizio internet, autorizzazione che viene rilasciata dall’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni a Napoli. E’ comunque consigliabile chiedere sempre le modalità ai singoli Tribunali di competenza perché ci possono essere eventuali differenziazioni locali’. Su InterLex.it si ripropone lo stesso concetto ‘le procedure variano da un tribunale all’altro, ed è quindi opportuna una visita preliminare alla “sezione stampa” del tribunale civile del luogo di pubblicazione per chiedere lumi e ritirare i formulari che di norma sono predisposti dalla cancelleria e che contengono anche le indicazioni per il pagamento degli inevitabili balzelli’. Rivolgetevi comunque ad un legale per dissipare gli eventuali dubbi.

Strumenti tecnici
Una pubblicazione telematica può avere diverse forme.

* Si può decidere di fare informazione di tipo amatoriale attraverso un blog. Per aprire un blog ecco alcuni indirizzi utili:

http://www.blogger.com/

http://www.splinder.com/

http://www.iobloggo.com/

http://www.myblog.it/

http://blog.aruba.it/

Il blog può essere utilizzato o direttamente su una di queste piattaforme di blog oppure attraverso la registrazione di un dominio proprio e l’acquisto di spazio web da un fornitore di hosting.

Alcuni tra i più noti fornitori di hosting:

http://www.hostingsolutions.it/

http://www.9net.it/

http://we.register.it/

http://www.aruba.it/

* Si può decidere invece di utilizzare un vero e proprio CMS (Content Management System). Il CMS è un ‘Sistema per la creazione e pubblicazione di contenuti per siti web dinamici attraverso script e interfacce che semplificano i compiti di inserimento e modifica delle pagine. Alla sua base vi è la separazione della parte grafica (organizzata sull’uso di modelli) dal contenuto testuale’. Per la realizzazione di un giornale online con CMS ci si può rivolgere a Factotum.it

Per passione o per ricavo
Una pubblicazione telematica può essere prodotta al solo fine della divulgazione di informazione di vario genere ma può anche prevedere l’inserimento di pubblicità. Questa può essere concepita come fonte di ricavo, come strumento di copertura delle spese o anche per promuovere altre sezioni del giornale online. In ogni caso è consigliabile prevedere nel progetto grafico degli spazi per la pubblicità online. In questo ambito il principale canale pubblicitario è indiscutibilmente AdSense di Google. La formula vincente consiste nel fatto che questo tipo di pubblicità sono specificatamente mirate al contenuto del sito e quindi pertinenti con l’argomento di cui si sta trattando. Spesso quindi contribuiscono ad arricchire la pagina e non rappresentano, come con altro tipo di pubblicità, un elemento discordante e inopportuno. Per registrarsi ad AdSense.

Filed under: Senza categoria — Tag:, — alessandra @ 15:43

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