Se il meccanismo dello speed date funziona per i single che cercano l’anima gemella, perchè non provare a proporlo anche ai quei genitori che cercano una brava babysitter? Deve essere stato questo il ragionamento che ha spinto Jen Ferrero a lanciare a Portland, negli Stati Uniti, Sitter Soirées, un servizio di intermediazione di incontri (matchmaking) basato proprio sul principio dello speed date.
Ecco come funziona: da una parte vengono reclutate presso le università e le agenzie di lavoro le potenziali babysitter; dall’altra si raccolgono le adesioni da parte dei genitori interessati al servizio. Una volta raccolte domanda ed offerta, Sitter Soirées si occupa di organizzare degli incontri collettivi (costo dell’accesso: 45 $) nei quali un certo numero di genitori (mettiamo 20) conoscono, in brevi incontri, della durata di una decina di minuti, altrettante babysitter. Al termine della serata quindi, ogni famiglia avrà conosciuto 20 (rimanendo sulla cifra dell’esempio) candidate e potrà in questo modo fare una scelta molto più consapevole.
Sitter Soirées mette inoltre a disposizione dei propri iscritti (sia sul lato dell’offerta, le babysitter, che della domanda, i genitori) una piattaforma web per la gestione dei rapporti (schede-persona, foto, disponibilità, calendario, ecc.).
Un esempio interessante di come, per un’impresa di servizi, sia possibile ricavarsi una nicchia di mercato importante attraverso un’offerta orientata alla riduzione della complessità, al risparmio di tempo ed alla semplificazione.