giovedì 10 dicembre 2009

In ufficio: consigli per risparmiare carta e tutelare l'ambiente

carta

In questi giorni in cui si sta svolgendola la Conferenza sul clima a Copenhagen, il dibattito su quello che si può e si deve fare per rallentare il processo di riscaldamento globale e tutelare la nostra terra, divampa in ogni ambito. Anche ognuno di noi, nel suo piccolo, può mettere in atto alcuni accorgimenti per ridurre la propria impronta ecologica e tutelare il nostro mondo dai cambiamenti climatici sempre più repentini. Nel mondo del lavoro gli uffici rappresentano spesso un buco nero per quello che riguarda il consumo di carta, probabilmente uno dei materiali che in assoluto viene più sprecato.

Non bisogna dimenticare, però, come si legge nell’ottimo libretto “Impatto zero – Dalla doccia ai viaggi: come ridurre la propria impronta ecologica” – redatto dal Corriere della Sera, che “la carta è un bene prezioso. Per produrre una tonnellata di carta cellulosa, quella normale che siamo abituati ad usare dal primo giorno di scuola in poi, servono 15 alberi, 440mila litri d’acqua e 7.600 KWh di energia elettrica. Secondo una ricerca pubblicata dal magazine statunitense Time, un lavatore può arrivare a usare nel corso di un anno 10 mila pezzi di carta. Se ogni giorno, in ufficio, si decide di riutilizzare 10 fogli stampati per scriverci appunti o bozze sul retro si possono risparmiare 13 kg di CO2 in un anno e 6 Kg di carta”.

Ci sono una serie di domande a cui ognuno di noi dovrebbe rispondere per comprendere il proprio approccio e quello del proprio ambito lavorativo nei confronti di questo tema. “Quanti di voi usano la funzione fronte/retro nelle stampanti e nelle fotocopiatrici? Quanti hanno l’abitudine di controllare l’anteprima di stampa del documento prima di dare l’ok, magari stringendo di pochi millimetri il testo per evitare di sforare in un secondo foglio con poche parole? E quanti, dopo averli usati correttamente, smaltiscono i fogli di carta stampata su entrambi i lati nell’apposito raccoglitore di carta?”. Gli accorgimenti, come viene dimostrato da questi interrogativi, per poter economizzare sulla carta, sono semplici e facili da seguire.

Oltre al modo in cui utilizzare la carta è importante anche venire a conoscenza del fatto che esistono tipi di carta che hanno un impatto ambientale minore di altri. Come viene sempre spiegato su Impatto zero “non è complicato trovarli in commercio anche in Italia. Si può decidere di rifornirsi di prodotti provenienti da carta da macero (riciclata) o da foreste certificate FSC (www.fsc-italia.it) e Pefc (www.pefc.it) . Sono le due certificazioni che assicurano la provenienza del legno da foreste gestite secondo criteri ecologici e sociali corretti, o da fibre riciclate. Si possono trovare risme di carta, faldoni, raccoglitori in cartone certificato. Si potrebbe anche pensare di commissionare i biglietti da visita dei propri manager e dipendenti in carta rispettosa dell’ambiente: oltre a pesare di meno sull’ecosistema, in un mondo che vive con preoccupazione la sfida dei cambiamenti climatici e la scarsità delle risorse, una politica del genere può diventare un piccolo fiore all’occhiello per un’azienda”.

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