Tag: bambini

venerdì 13 novembre 2009

Aprire un baby parking, semplice e redditizio

Baby parking

L’apertura di un’attività che non richiede un eccessivo iter burocratico ed un investimento iniziale troppo sostenuto è quella di un baby parking. Il baby parking differisce da un asilo nido perché fornisce solo un servizio per i genitori che occasionalmente devono assentarsi e non sanno a chi lasciare i loro bambini. Nei baby parking un bambino può essere ospitato al massimo per 6 ore al giorno e deve avere tra i 13 mesi ed i 6 anni.

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martedì 20 gennaio 2009

Babyplays e i giocattoli in affitto

Già di recente abbiamo parlato del business del noleggio e della sua progressiva estensione in tutti i campi possibili ed immaginabili. Non soprenderà quindi sapere che siano nate e stiano prosperando imprese che affittano… giocattoli.

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Una di queste è l’americana Babyplays, che ha fatto un ragionamento molto semplice: i giocattoli per bambini sono spesso costosi e passano spesso “di moda” nei gusti dei piccoli; perchè non proporre allora ai genitori un servizio in abbonamento di fornitura costante di giocattoli? Ed ecco quindi che gli abbonati al servizio, per una costo che va dai 40 $ fino ai 65 $ mensili, possono ricevere per posta da quattro a sei giochi ogni mese. I giochi ricevuti possono essere trattenuti tutto il tempo che si vuole; quando il “piccolo” si è stancato, si rispediscono a Babyplays che, nel giro, di pochissimo tempo ne recapiterà di nuovi.

Un’altra dimostrazione da un lato dell’affermazione crescente della formula del noleggio, dall’altra di come attraverso l’osservazione di bisogni insoddisfatti dei consumatori, sia possibile portare innovazioni in qualsiasi settore.

Filed under: Novità imprenditoriali — Tag:, , , , , , — daniele.bellomo @ 14:57

mercoledì 14 gennaio 2009

Sitter Soirées: speed date fra genitori e babysitter

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Se il meccanismo dello speed date funziona per i single che cercano l’anima gemella, perchè non provare a proporlo anche ai quei genitori che cercano una brava babysitter? Deve essere stato questo il ragionamento che ha spinto Jen Ferrero a lanciare a Portland, negli Stati Uniti, Sitter Soirées, un servizio di intermediazione di incontri (matchmaking) basato proprio sul principio dello speed date.

Ecco come funziona: da una parte vengono reclutate presso le università e le agenzie di lavoro le potenziali babysitter; dall’altra si raccolgono le adesioni da parte dei genitori interessati al servizio. Una volta raccolte domanda ed offerta, Sitter Soirées si occupa di organizzare degli incontri collettivi (costo dell’accesso: 45 $) nei quali un certo numero di genitori (mettiamo 20) conoscono, in brevi incontri, della durata di una decina di minuti, altrettante babysitter. Al termine della serata quindi, ogni famiglia avrà conosciuto 20 (rimanendo sulla cifra dell’esempio) candidate e potrà in questo modo fare una scelta molto più consapevole.

Sitter Soirées mette inoltre a disposizione dei propri iscritti (sia sul lato dell’offerta, le babysitter, che della domanda, i genitori) una piattaforma web per la gestione dei rapporti (schede-persona, foto, disponibilità, calendario, ecc.).

Un esempio interessante di come, per un’impresa di servizi, sia possibile ricavarsi una nicchia di mercato importante attraverso un’offerta orientata alla riduzione della complessità, al risparmio di tempo ed alla semplificazione.