
I social network sono sempre più popolari e diffusi. I prodotti e i servizi per animali domestici anche. La logica conseguenza di queste due tendenze è la nascita di dogtree, il primo social network dedicato ai cani (meglio: ai loro padroni). Proprio come il più famoso social network per “umani”, facebook, anche dogtree ha la funzione di mettere e mantenere in contatto i propri iscritti, permettendo loro di postare attività e preferenze, di stringere amicizie con persone affini e così via.
Se ci si pensa bene, l’idea è meno bizzarra di quanto sembri in quanto va a coprire un mercato, quello dei padroni di cani, molto ampio e, cosa più importante, ancora privo di strumenti per conoscere, socializzare e mettere in contatto persone con questo tipo di interessi comuni. Senza contare poi che, tramite questo social network nato in Australia, anche i nostri amici animali hanno l’opportunità di estendere le proprie “conoscenze”…
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Ecco un altra testimonianza di quanto sia forte e diffuso il trend della personalizzazione dei prodotti: Sodastream è un apparecchio per la realizzazione di bibite gassate fatte in casa. In sostanza si tratta di un’evoluzione dei cosiddetti “gasatori d’acqua“, gli elettrodomestici che permettono di ottenere acqua gassata a partire da una bottiglia di acqua del rubinetto. In aggiunta a ciò, Sodastream mette a disposizione dei propri utilizzatori una gamma di concentrati che consentono la realizzazione di svariate bibite (fra cui Cola, Chinotto e Gazzosa). I gasatori sono disponibili a prezzi che partono da 75 euro, mentre gli sciroppi concentrati per la realizzazione di 12 litri di bevanda costano 5,90 euro.
Sul sito è possibile consultare la lista dei rivenditori Soda Stream in Italia.
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Offrire condizioni particolarmente vantaggiose ai propri clienti sembra essere diventato un obbligo in questi tempi di crisi, soprattutto nei settori ad alta competitività. Non è un caso ad esempio che alcune delle più importanti formule di offerta più innovative siano venute proprio da un settore con un fortissimo livello di concorrenza come quello dei viaggi aerei e del turismo in generale: last minute e first minute sono infatti delle formule di grande successo proprio perchè consentono forti sconti per i clienti e la contemporanea ottimizzazione delle risorse (piuttosto che una semplice riduzione del margine di profitto) al fornitore dei prodotti/servizi.
L’ultima evoluzione di questa formula si chiama “top secret” ed è applicata dal famoso sito di viaggi Lastminute.com per alcuni voli e alberghi presenti in catalogo. Funziona così: il sistema lascia decidere agli utenti alcuni parametri di massima (come ad esempio la destinazione di un volo o i giorni di permanenza), mentre si riserva di determinarne altri (come ad esempio l’albergo o l’orario di partenza) in un secondo momento, dopo avere ovviamente ottimizzato risorse e diponibilità.
Al momento non si hanno particolari notizie sull’eventuale successo di questa formula, ma visto che è stata lanciata da un colosso dell’innovazione come Lastminute.com si può essere ragionevolmente ottimisti.
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Complice la crescente dimestichezza delle persone riguardo all’ e-commerce, le vendite online stanno aumentando in tutti i settori, persino per gli acquisti “difficili” come l’abbigliamento. La conseguenza di ciò è lo sviluppo di sempre nuove applicazioni per facilitare e rendere l’esperienza di acquisto più piacevole e funzionale.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, uno dei problemi (non certo l’unico) è dato dall’impossibilità di provare i prodotti venduti online. Una soluzione a questo problema viene dal Giappone, dove è stato sviluppato Awaseba un software con la funzione di applicare i vari vestiti ad una fotografia precaricata dal cliente, simulando in questo modo l’effetto del capo indossato, come un vero e propro camerino virtuale.
Ma non è finita qui: Awaseba è un prodotto/servizio molto interessante anche perchè ha una struttura molto flessibile pensata per essere utilizzata da più retailer online, permettendo agli utenti di mantenere sempre il proprio profilo pur passando da un negozio all’altro. Anche i costi sembrano studiati per non precludere l’utilizzo di questo software ai piccoli e-commercianti: circa 6.000 dollari per un anno. Il servizio al momento si limita al Giappone, dove diversi e-store lo stanno già utilizzando; ma stiamo sicuri che se avrà successo, uscirà presto dai confini del Paese del Sol Levante.

Ecco un esempio molto chiaro di come, per fare innovazione, non sempre serva inventare qualcosa di nuovo; e di come a volte basti unire due cose che esistono già. Stiamo parlando di Tokyo Jogging, una nuova appplicazione che permette al wiimote, il dispositivo di controllo della console di gioco Wii, di dialogare con il famoso servizio Google Street View.
Il risultato, visibile nel video qui sotto, non è certo esaltante in quanto risente della ancora non perfetta fluidità delle immagini in Street View; ma è comunque interessante perchè probabilmente ci mostra un piccolo esempio del futuro del fitness…
Try to run on the google street view like a jogging game of wii fit from katsuma on Vimeo.
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