
Ecco un metodo molto interessante messo in atto dalla catena di supermercati inglese Waitrose per rendere la vendita di vini molto più virtuosa e remunerativa: l’imbottigliamento locale. E’ l’uovo di Colombo: basta trovare un produttore disponibile ad una fornitura di vino in silos (nel caso di Waitrose il produttore è cileno e il vino si chiama Virtue) e provvedere all’imbottigliamento in loco. Waitrose, ad esempio, acquistando 24.000 litri in questo modo, evita che 32.000 bottiglie siano prodotte in Cile e trasportate fino in Inghilterra, con indubbi risparmi sul trasporto e per l’ambiente; e per chiudere il cerchio, una volta che il vino è arrivato lo imbottiglia utilizzando vetro fatto al 60% da materiali riciclati. Tutto questo meccanismo ha il merito di ridurre i costi di produzione di oltre il 40%, con indubbi benefici per tutti.
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Si chiama Muvbox ed è l’ultima moda in fatto di ristorazione mobile. Si tratta di un container situato nel porto vecchio della città canadese di Montreal che si trasforma in 90 secondi in un fast food completo di spazi sufficienti a contenere un forno a legna per le pizze. I coperti di questo particolarissimo ristorante “si creano” grazie al movimento meccanico delle pareti a scomparsa del container, che attraverso il loro spostamento generano uno spazio per 28 persone, metà delle quali sedute. Non manca infine il tocco ecologico: oltre al fatto che la struttura è realizzata utilizzando un vero container dismesso e riadattato, i pavimenti sono stati realizzati con pneumatici ricilati mentre il sistema di pannelli solari installato sul tetto provvede alla fornitura del 40% dell’energia necessaria.
Insomma, un modo originale per essere diversi, verdi e per di più a basso costo.

Dimostrando come tutto può essere migliorato, un’azienda irlandese, WeddingRunner.com, si è messa di recente a commercializzare tappeti da matrimonio fatti a mano. Una nicchia di mercato molto particolare e ristretta ma che negli Stati Uniti vede già diverse aziende contendersi questo esiguo (ma remunerativo, evidentemente) spazio di mercato.
Funziona così: si comincia scegliendo il motivo fra i numerosi proposti sul sito ed indicando in quali punti debbano comparire i vari elementi decorativi; quindi si passa alla scelta del colore di fondo del tappeto, poi al testo (ad esempio la data, il nome degli sposi o della Chiesa, ecc.) che deve apparire ed infine alla lunghezza complessiva del tappeto. Tutti i tappeti infatti hanno la larghezza standard di un metro, mentre la loro lunghezza può essere settata in base alle esigenze. Il costo di ogni realizzazione è calcolato in “piedi” (l’unità di misura anglosassone, corrispondente a circa 30 cm), dove ogni “piede” costa 19 euro.
Siccome i tappeti sono interamente realizzati a mano, ci vogliono circa 12 settimane per ricevere il proprio tappeto personalizzato. Sono possibili anche realizzazioni su disegni presentati dai clienti, ma in questo caso le settimane di attesa passano a 20.
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Oggi segnaliamo un servizio che se da un lato potrà far sorridere per la sua particolarità, dall’altro dimostra come non ci siano limiti di nessun tipo all’applicazione della formula “individua-un-bisogno-e-proponi-una-soluzione“, vera e propria arma vincente nella competizione moderna.
Si tratta di RunPee ed è un servizio basato sul web che permette di sapere con esattezza… quando si può andare in bagno durante un film e non perdersi niente di significativo. Funziona così: gli utenti si collegano al sito e scelgono il film di loro interesse da un elenco aggiornato alle ultime uscite cinematografiche. Una volta selezionato il film, appare una scheda contenente le indicazioni sui minuti in cui si svolgeranno scene e dialoghi chiave. Ad esempio, andando sul sito e selezionando il film “Una notte al museo 2“, scopriamo che un momento buono per assentarsi sarà dopo 45 minuti dall’inizio, “prima cioè che Larry e Napoleone comincino a discutere”.
Vista la sua natura particolare il servizio (per il momeno esclusivamente in lingua inglese) è strutturato in maniera “open”, nel senso che tutti gli utenti che si collegano possono contribuire a migliorare le indicazioni o a suggerire aggiunte. Dopo il discreto successo iniziale, è stata sviluppata anche un’applicazione per iPhone, che consentirà la completa “portabilità” di questo particolarissimo servizio.
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Tutto può essere migliorato. Anche e soprattutto sfruttando le numerose innovazioni tecnologiche comparse negli ultimi anni. Una di queste è Twitter, di cui abbiamo già segnalato l’utilizzo possibile per i panifici e per chi realizza prodotti da forno: l’utilità in questo caso è quella di segnalare in tempo reale ai propri clienti più affezionati quando il pane o le brioches sono stati appena sfornati.
Un altro esempio interessante dell’utilizzo a fini commerciali di una piattaforma di instant messaging come Twitter ci viene dalla California, dove un furgoncino per gelati, Coolhaus, segnala con questo strumento la propria posizione nella città. Vista la particolarità della sua offerta (gelati-sandwich realizzati a mano con ingredienti naturali e stagionali) è facile immaginare che molti aficionados di questo prodotto potrebbero voler seguire gli spostamenti del proprio gelataio preferito. Da qui l’idea di Twitter. Intelligente, no?
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