Archivi: giugno 2007

martedì 26 giugno 2007

Con AdWords Starter Account un aiuto alle PMI

Dati alla mano risulta che una percentuale tra il 30% al 50% delle aziende nel mondo (soprattutto di piccole e medie dimensione) non abbia nessun tipo di presenza su Internet. Nè sito, sè pagine pubblicitarie, nè altro. La Lo rende noto Google Italia Blog, elencando i vantaggi che comporterebbe la comunicazione su web di queste attività commerciali:

  • ECONOMICITÀ’ – E’ sufficiente un euro al giorno per realizzare una campagna pubblicitaria con Adwords
  • VISIBILITÀ‘ – Il numero delle persone che frequentano internet sta aumentando in maniera esponenziale
  • ALTI LIVELLI DI TARGHETTIZZAZIONE – La possibilità di rivolgersi ad un consumatore ben determinato. Sei un produttore che va per la maggiore tra i turisti giapponesi? Facilissimo, puoi realizzare annunci solo per il Giappone.

Spesso molte aziende rinunciano alla presenza in Internet perchè temono di non avere le capacità e la strumentazione adatta a sfruttare questo grandioso canale.

Ora Google ha lanciato il servizio ‘Pagine web per esercizi commerciali di AdWord’. In pratica un servizio rivolto a tutte le piccole e medie aziende che non hanno un sito che possono registrarsi gratuitamente ad un AdWords Starter Account ed immediatamente realizzare delle pagine informative sulla propria attività commerciale. In queste pagine possono essere riportate anche informazioni utili, come il numero di telefono, l’indirizzo, i metodi di pagamento accettati, le fotografie dei prodotti ecc. per promuovere ulteriormente la propria campagna pubblicitaria.

Se invece disponete già di un vostro sito, potete registrarvi ad Adwords da soli oppure farvi assistere da una società specializzata. Per avere maggiori informazioni su AdWords.

Filed under: Senza categoria — Tag:, , — alessandra @ 08:42

martedì 19 giugno 2007

Qualche consiglio per fare informazione in rete

Da alcuni anni la rete ha cominciato ad assumere una posizione preponderante per quanto riguarda l’informazione. Tutti i quotidiani cartacei hanno sentito la necessità, o forse l’obbligo, di proporre una versione online del loro giornale. Tra i siti più seguiti spiccano quelli di Repubblica, del Corriere, de la Gazzetta dello Sport, del Sole 24 Ore e così via (un elenco delle pubblicazioni italiane di informazione è consultabile sul sito ipse.com). Ma non è necessario essere un grande quotidiano nazionale per poter fare informazione in rete. Sono molti i giornalisti che decidono di aprire un sito di informazione sui più svariati argomenti.

Normativa
Per poter aprire una pubblicazione online è necessario innanzitutto documentarsi sulla normativa vigente in materia. Un sito che tratta l’argomento in modo dettagliato, anche se non molto aggiornato, è quello della prima testata telematica iscritta come tale nel Registro Stampa, InterLex (sul sito sono presenti tanti articoli su ‘Internet e stampa’, nonchè una sezione con le domande più frequenti, FAQ), . Tra le cose principali da tenere in considerazione è che la normativa dell’informazione su web è la medesima dei quotidiani e della stampa periodica cartacea, in altre parole, anche le notizie online devono sottostare alla legge n.47 del 1948. Quindi anche le pubblicazioni in rete hanno l’obbligo di iscrizione all’apposito registro del tribunale del ‘luogo della pubblicazione’ con indicazione del direttore responsabile, obbligatoriamente un giornalista iscritto in un albo dell’ordine professionale (quindi sia un professionista sia un pubblicista). Il concetto di luogo della pubblicazione e sì applicabile alla carta stampata ma di difficile attribuzione quando ci si riferisce al web. In questo caso si deve indicare il server, anche se questo potrebbe essere ubicato in qualsiasi parte del mondo. Per quanto riguarda la registrazione e la presenza del direttore responsabile iscritto all’albo dei giornalisti, questa è obbligatoria solamente se la pubblicazione telematica è periodica, in pratica, quando è prevista una sua uscita ad intervalli regolari. Non conta nulla la n atura della testata, l’argomento o chi la pubblica. L’unica eccezione è legata alla previsione di conseguire ricavi dalla pubblicazione. In questo caso è obbligatoria anche l’iscrizione al Registro degli operatori di comunicazione (Roc) tenuto dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. (informazioni su http://www.agcom.it/operatori/roc/faq.htm ). In conclusione, se non si vuole sottostare agi obblighi previsti dalla legge 47/48 basta che la pubblicazione non sia periodica.
Anche sul sito dell’Ordine dei Giornalisti viene precisato che ‘Per depositare le testate online al Registro Stampa, presso le cancellerie dei Tribunali, occorre indicare, nella domanda, il nome del sito e del provider con indirizzo completo e numero di autorizzazione del Ministero delle Comunicazioni. E’ opportuno quindi verificare che la società provider sia autorizzata a fornire al pubblico il servizio internet, autorizzazione che viene rilasciata dall’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni a Napoli. E’ comunque consigliabile chiedere sempre le modalità ai singoli Tribunali di competenza perché ci possono essere eventuali differenziazioni locali’. Su InterLex.it si ripropone lo stesso concetto ‘le procedure variano da un tribunale all’altro, ed è quindi opportuna una visita preliminare alla “sezione stampa” del tribunale civile del luogo di pubblicazione per chiedere lumi e ritirare i formulari che di norma sono predisposti dalla cancelleria e che contengono anche le indicazioni per il pagamento degli inevitabili balzelli’. Rivolgetevi comunque ad un legale per dissipare gli eventuali dubbi.

Strumenti tecnici
Una pubblicazione telematica può avere diverse forme.

* Si può decidere di fare informazione di tipo amatoriale attraverso un blog. Per aprire un blog ecco alcuni indirizzi utili:

http://www.blogger.com/

http://www.splinder.com/

http://www.iobloggo.com/

http://www.myblog.it/

http://blog.aruba.it/

Il blog può essere utilizzato o direttamente su una di queste piattaforme di blog oppure attraverso la registrazione di un dominio proprio e l’acquisto di spazio web da un fornitore di hosting.

Alcuni tra i più noti fornitori di hosting:

http://www.hostingsolutions.it/

http://www.9net.it/

http://we.register.it/

http://www.aruba.it/

* Si può decidere invece di utilizzare un vero e proprio CMS (Content Management System). Il CMS è un ‘Sistema per la creazione e pubblicazione di contenuti per siti web dinamici attraverso script e interfacce che semplificano i compiti di inserimento e modifica delle pagine. Alla sua base vi è la separazione della parte grafica (organizzata sull’uso di modelli) dal contenuto testuale’. Per la realizzazione di un giornale online con CMS ci si può rivolgere a Factotum.it

Per passione o per ricavo
Una pubblicazione telematica può essere prodotta al solo fine della divulgazione di informazione di vario genere ma può anche prevedere l’inserimento di pubblicità. Questa può essere concepita come fonte di ricavo, come strumento di copertura delle spese o anche per promuovere altre sezioni del giornale online. In ogni caso è consigliabile prevedere nel progetto grafico degli spazi per la pubblicità online. In questo ambito il principale canale pubblicitario è indiscutibilmente AdSense di Google. La formula vincente consiste nel fatto che questo tipo di pubblicità sono specificatamente mirate al contenuto del sito e quindi pertinenti con l’argomento di cui si sta trattando. Spesso quindi contribuiscono ad arricchire la pagina e non rappresentano, come con altro tipo di pubblicità, un elemento discordante e inopportuno. Per registrarsi ad AdSense.

Filed under: Senza categoria — Tag:, — alessandra @ 15:43

martedì 12 giugno 2007

Come diventare franchisee

Il franchising è un misura indicata per chi vuole avviare una nuova impresa ma non vuole partire da zero, preferendo affiliare la propria impresa ad un marchio già presente sul mercato ed affermato (prevista dal Titolo II del D. Lgs. 185/00). Chi vuole intraprendere questo tipo di attività imprenditoriale deve essere informato su alcune peculiarità di questa forma diffusa e di sicuro successo. L’azienda madre o affiliante, franchisor, concede al franchisee, l’affiliato, il proprio marchio oltre all’assistenza tecnica e alla consulenza sui metodi di lavoro. Il franchisee, in cambio, si impegna a rispettare i modelli di gestione e produzione stabiliti dal franchisor. E’ possibile avviare un’attività in qualità di franchisee solo con i franchisor che hanno sottoscritto la Convenzione di accreditamento con Sviluppo Italia, la società che gestisce i sostegni all’imprenditoria. Il progetto si può proporre sia da singolo, con una ditta individuale, sia in gruppo, con un qualsiasi tipo di società (escluso però le cooperative e le società di fatto). Naturalmente queste ultime devono essere costituite in data antecedente la presentazione della domanda di ammissione alle agevolazioni.
PER LE SOCIETA’:
I soci devono rispondere, almeno per la metà (sia in termini numerici che in termini di quote di partecipazione) a questi requisiti:
  • Essere maggiorenni alla data di presentazione della domanda;
  • Non occupati alla data di presentazione;
  • Essere residenti alla data del 1° gennaio 2000 in una regione obiettivo 1 (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna), phasing out (Molise) oppure obiettivo 2 (aree del centro–nord con difficoltà strutturali) dei fondi strutturali comunitari, nonché nelle aree ammesse alla deroga di cui all’art.87.3.c) del Trattato UE e le aree che presentano rilevante squilibrio tra domanda e offerta di lavoro individuate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Anche la sede legale, amministrativa e operativa delle società deve trovarsi in questi territori oppure nei sei mesi precedenti alla data di presentazione della domanda;
  • la sede legale e operativa della società deve rientrare nei territori agevolabili;
  • le agevolazioni di cui alla misura franchising non sono rivolti a società che hanno già avviato la loro attività alla data di presentazione della domanda.

ATTIVITA’ AGEVOLABILI:

  • produzione e commercializzazione di beni
  • fornitura di servizi

AGEVOLAZIONI CONCEDIBILI

Ai sensi della delibera CIPE del 9 maggio 2003, n. 16 – pubblicata sulla G.U. n. 156 dell’8 luglio 2003 – sono stati richiamati i principi di cui all’art. 72, comma 2 della legge 289 anche in merito alle gestione delle misure agevolative di cui al Titolo II del D.Lgs. 185/00; pertanto le agevolazioni concedibili per la misura Franchising – comunque entro il limite de minimis – sono le seguenti:

  • contributo a fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti che possono coprire il 100% degli investimenti ammissibili;
  • contributo a fondo perduto sulle spese di gestione.

L’importo complessivo del fondo perduto non può superare il 50% del totale dei contributi concessi, mentre l’ammontare complessivo delle agevolazioni finanziarie non può superare il limite del “de minimis”, pari a 100.000 euro.Nel primo anno di attività è previsto un servizio gratuito di consulenza e assistenza tecnica da parte di tutor specializzati.

SPESE AMMISSIBILI ALLE AGEVOLAZIONI

Sono ammissibili quelle, al netto dell’IVA, sostenute successivamente alla data della deliberazione di ammissione e regolarmente documentate, concernenti le seguenti voci:

  • materie prime,
  • materiale di consumo,
  • semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo;
  • utenze e canoni di locazione per immobili;
  • oneri finanziari;
  • prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati.
  • prestazioni di servizi, solo nei casi di microimpresa e di franchising.

SPESE PER CUI NON E’ POSSIBILE BENEFICIARE DELLE AGEVOLAZIONI

  • acquisto di attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti;
  • ristrutturazione di immobili, entro il limite del 10% del totale degli investimenti;
  • acquisto di materie prime e materiale di consumo inerenti al processo produttivo;
  • utenze e canoni di affitto per immobili;
  • garanzie assicurative;
  • prestazioni di servizi.

DOMANDA PER LE AGEVOLAZIONI

Si deve presentare domanda in cui è richiesto di sviluppare l’idea imprenditoriale, direttamente on-line utilizzando l’apposita modulistica (per la quale è possibile consultare il sito: http://www.sviluppoitalia.it/), e successivamente inviando la stessa tramite raccomandata a.r. (senza apportare modifiche rispetto a quella trasmessa on-line e insieme agli allegati), alla sede di Sviluppo Italia – Funzione Sostegno Politiche Occupazionali – Via Boccanelli 30 – 00138 ROMA (Riferimenti normativi: Decreto legislativo 185/2000, Decreto ministeriale 295/2001).

Dopo che sarà stata verificata la validità formale della domanda, il progetto imprenditoriale sarà sottoposto a un processo di valutazione, per verificare l’effettiva realizzabilità dell’idea dal punto di vista tecnico, economico e finanziario. In caso di approvazione verrà stipulato il contratto.

Aprire un’attività in franchising comporta inoltre una serie di vantaggi evidenti rispetto a qualsiasi altra forma imprenditoriale. Se non altro è possibile avvalersi dell’esperienza e del Know-how di un marchio già affermato mantenendo però la libertà di lavorare per te stesso.

VANTAGGI

  1. Riduzione del rischio di fallimento. Dal momento che un franchisor (affiliante) serio avrà testato e collaudato il business concepì sul mercato, gran parte dei difetti o delle mancanze saranno già stati risolti ed i rischi per il franchisee (affiliato) ridotti al minimo.
  2. Possibilità di competere con grandi business. Con il franchising, un franchisee può sfruttare i vantaggi dell’economia di scala, in altre parole tutti gli affiliati possono comprare a condizioni migliori e con minor costi rispetto ad un business individuale.
  3. Prodotti, attrezzature ed un sistema già testati dal mercato. Il franchisee si troverà ad offrire dei prodotti di rapida accettazione da parte dei consumatori che sono già conoscono quello che stanno acquistando.
  4. Un’attività che si impara velocemente. Grazie all’addestramento del franchisor, il franchisee è in grado di imparare rapidamente a svolgere l’attività e questo aumento la probabilità di successo.
  5. Avere ‘le spalle coperte’. Il franchisee ha la garanzia di una vasta organizzazione che unisce le risorse, particolarmente nel campo della pubblicità e del marketing dove ogni franchisee, contribuendo un po’, può avere il beneficio di un grande budget a questo scopo. I franchisee sono quindi in grado di promuovere i propri prodotti e servizi su media che sarebbero altrimenti inaccessibili in termini finanziari.
  6. Concentrarsi solo sulle vendite. Il franchisee è lasciato concentrarsi sulla vendita dei prodotti/servizi mentre, allo stesso tempo, riceve il beneficio di continue ricerche di mercato e sviluppi per migliorare il business ed il sistema di franchising.
  7. Esclusività territoriale. Spesso il franchisee ha di fatto il monopolio sull’area a lui destinata.

Queste informazioni sono state raccolte da:

Betheboss.it

lombardia-pmi.it

Sviluppoitalia.it

martedì 05 giugno 2007

Progetto imprenditoriale in rosa per un turismo etico e sostenibile

Sono stati presentati a l’Aquila i risultati del progetto “Sviluppo turistico locale tra etica e innovazione tecnologica: opportunità per nuove imprese femminili” promosso dal Dipartimento Diritti e Pari Opportunità e da Sviluppo Italia. Il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente naturale e della potenzialità delle culture locali sono stati il perno dell’iniziativa. Gli obiettivi principali del progetto, invece, nelle due regioni pilota Abruzzo e Sicilia, sono stati quelli di coinvolgere gli attori locali nella promozione attiva delle opportunità offerte dall’intervento e di stimolare l’interesse delle potenziali imprenditrici per delle iniziative imprenditoriali innovative e fortemente connesse allo sviluppo turistico dei territori. In Sicilia le aree prescelte per essere valorizzate sono i borghi marinari delle province di Ragusa, Siracusa e Catania. In Abruzzo, invece, le aree-obiettivo prescelte sono state i quattro parchi della regione: il Nazionale del Gran Sasso-Laga, il Nazionale della Maiella, il Nazionale d’Abruzzo e il Regionale del Sirente-Velino. Grazie al progetto sono state individuate opportunità turistiche sulle quali è stata fatta un’intensa attività di animazione territoriale che ha raggiunto 600 donne e ha permesso la presentazione di 226 piani di impresa, 90 in Abruzzo e 136 in Sicilia. Queste attività di animazione avevano lo scopo di stimolare l’interesse delle potenziali imprenditrici. Alla fine sono state selezionate 60 idee d’impresa sulle quali è iniziata così un’azione di orientamento, formazione ed accompagnamento specialistico per la messa a punto e la redazione del Business plan. In Abruzzo sono dodici le donne che hanno concluso il percorso con la redazione del piano di impresa e, in alcuni casi, con l’inizio dell’iniziativa. Tra i progetti selezionati si contano servizi di animazione turistica, società di servizi per il recupero della tradizione ceramista di Rapino (con corsi di ceramica itinerante), allestimento di un parco avventura nel Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. L’iniziativa è riuscita così a dare una risposta sia all’esigenza di valorizzare il territorio, sia a quella di promuovere l’innovazione nel turismo e di sollecitare il potenziale imprenditoriale delle donne.
Per tutte quelle donne che sono intenzionate ad avere informazioni sull’imprenditorialità al femminile ecco alcune proposte del sito Donneturismo:
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