Tag: impresa

martedì 05 giugno 2007

Progetto imprenditoriale in rosa per un turismo etico e sostenibile

Sono stati presentati a l’Aquila i risultati del progetto “Sviluppo turistico locale tra etica e innovazione tecnologica: opportunità per nuove imprese femminili” promosso dal Dipartimento Diritti e Pari Opportunità e da Sviluppo Italia. Il rispetto e la valorizzazione dell’ambiente naturale e della potenzialità delle culture locali sono stati il perno dell’iniziativa. Gli obiettivi principali del progetto, invece, nelle due regioni pilota Abruzzo e Sicilia, sono stati quelli di coinvolgere gli attori locali nella promozione attiva delle opportunità offerte dall’intervento e di stimolare l’interesse delle potenziali imprenditrici per delle iniziative imprenditoriali innovative e fortemente connesse allo sviluppo turistico dei territori. In Sicilia le aree prescelte per essere valorizzate sono i borghi marinari delle province di Ragusa, Siracusa e Catania. In Abruzzo, invece, le aree-obiettivo prescelte sono state i quattro parchi della regione: il Nazionale del Gran Sasso-Laga, il Nazionale della Maiella, il Nazionale d’Abruzzo e il Regionale del Sirente-Velino. Grazie al progetto sono state individuate opportunità turistiche sulle quali è stata fatta un’intensa attività di animazione territoriale che ha raggiunto 600 donne e ha permesso la presentazione di 226 piani di impresa, 90 in Abruzzo e 136 in Sicilia. Queste attività di animazione avevano lo scopo di stimolare l’interesse delle potenziali imprenditrici. Alla fine sono state selezionate 60 idee d’impresa sulle quali è iniziata così un’azione di orientamento, formazione ed accompagnamento specialistico per la messa a punto e la redazione del Business plan. In Abruzzo sono dodici le donne che hanno concluso il percorso con la redazione del piano di impresa e, in alcuni casi, con l’inizio dell’iniziativa. Tra i progetti selezionati si contano servizi di animazione turistica, società di servizi per il recupero della tradizione ceramista di Rapino (con corsi di ceramica itinerante), allestimento di un parco avventura nel Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. L’iniziativa è riuscita così a dare una risposta sia all’esigenza di valorizzare il territorio, sia a quella di promuovere l’innovazione nel turismo e di sollecitare il potenziale imprenditoriale delle donne.
Per tutte quelle donne che sono intenzionate ad avere informazioni sull’imprenditorialità al femminile ecco alcune proposte del sito Donneturismo:
Filed under: Senza categoria — Tag:, — alessandra @ 10:06

lunedì 28 maggio 2007

Aprire un Bed & Breakfast

Da un sondaggio condotto da Bed-and-Breakfast.it risulta che il 50% degli intervistati (ad oggi circa 33mila), va in B&B perché si risparmia, mentre il restante 50% perché ama l’ospitalità familiare. Il successo di questa nuova forma di ‘microricettività’ è in crescita costante ormai da qualche anno nonostante la crisi generale che ha investito il settore turistico italiano. I costi di gestione sono esigui, trattandosi a tutti gli effetti di un’attività familiare, e questo consente l’apertura di queste strutture in località dove non sarebbe conveniente costruire un hotel e la nascita di un indotto turistico anche in posti non usualmente raggiunti dal turismo. Ma come si fa ad aprire una struttura ricettiva di questo tipo? Quali sono i parametri e le leggi da rispettare? Quali documenti si devono presentare?

Le leggi in materia variano da regione a regione, ma tutte si rifanno alla Legge 29 marzo 2001, n. 135 – “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2001.

Come iniziare
Aprire un Bed & Breakfast è relativamente semplice. Si deve innanzi tutto fare denuncia di inizio attività. La dichiarazione di Inizio Attività (DIA) e le planimetrie della struttura vanno consegnate presso l’Ufficio Turistico del comune di pertinenza (o presso l’APT o IAT locale) prima di avviare l’attività ricettiva. La denuncia, in carta semplice, deve contenere: nome e cognome, residenza, recapito telefonico dell’esercente; superficie totale destinata all’attività ricettiva; numero di stanze e servizi igienici adibiti all’attività ricettiva; data di inizio dell’attività; possesso dei requisiti igienico – sanitari previsti per l’uso abitativo dal Regolamento Edilizio comunale e dal Regolamento comunale d’igiene. All’Ufficio Turistico, inoltre vanno comunicati i prezzi che si intendono praticare. I prezzi con il timbro del Comune andranno poi affissi dietro alla porta della camera degli ospiti.

Passaggi successi alla denuncia
– E’ obbligo comunicare al Comune e alla Provincia entro il 30 settembre di ogni anno il periodo di apertura dell’attività ed i prezzi minimi e massimi con validità dal 1 gennaio dell’anno successivo. La copia di questa comunicazione deve essere esposta all’interno della struttura ricettiva;

– Entro 24 ore dall’arrivo del cliente, si deve dare comunicazione al Commissariato di pubblica sicurezza dei nominativi delle persone alloggiate su apposite schede in commercio;
– Si deve comunicare mensilmente al Comune ed alla Provincia, su apposito modulo ISTAT, il movimento degli ospiti ai fini di rilevazione statistica;
– Il Comune provvede all’effettuazione di un sopralluogo ai fini della conferma dell’idoneità all’esercizio dell’attività, comunicandone l’esito alla Provincia.

Requisiti
– L’attività di Bed & Breakfast deve essere condotta avvalendosi della normale organizzazione familiare;

– L’esercizio dell’attività di B&B non costituisce cambio di destinazione d’uso dell’immobile e comporta per i proprietari o i possessori delle unità abitative l’obbligo di residenza nelle stesse;
Non è necessaria l’iscrizione al REC (Registro degli Esercenti il Commercio);
– Il periodo di apertura complessivo non può superare i 270 giorni all’anno per rispettare il carattere saltuario dell’attività. In questo modo non è necessaria l’apertura della partita IVA (in alcune regioni si può optare per un numero massimo di giorni di permanenza) e non si deve rilasciare nessun documento fiscale all’atto del pagamento;
– La permanenza degli ospiti nell’esercizio non può protrarsi oltre i sessanta giorni consecutivi e devono intercorrere almeno trenta giorni per poter rinnovare un nuovo soggiorno al medesimo cliente;
– La colazione deve essere fornita sotto forma di cibi e bevande preconfezionate senza alcun tipo di manipolazione.

Caratteristiche degli ambienti
– L’alloggio deve avere al massimo 3 camere (ma l’Emilia Romagna e l’Abruzzo ne prevedono 4) arredate con letto, armadio, comodini, lampade, sedie, cestino, uno specchio e una presa di corrente;

– I posti letto possono essere al massimo (a seconda sempre delle regioni il numero massimo di letti può variare);
– Le stanze devono essere almeno 14mq la doppia, almeno 8mq la singola e devono essere previsti 6 mq di incremento per l’aggiunta di un letto di tipo tradizionale e 1 mq per l’aggiunta di un letto a castello.
Requisiti igienico-sanitari
– Devono essere quelli previsti per l’uso abitativo dal Regolamento Edilizio comunale e dal Regolamento comunale ad igiene;
– Qualora l’attività si svolga in più di una stanza deve essere garantito agli ospiti della struttura l’uso esclusivo di un bagno;
– L’esercizio deve essere in conformità con le norme di sicurezza degli impianti elettrici, a gas, di riscaldamento. Anche questi requisiti possono subire delle variazioni da regione a regione;
-La pulizia dei locali deve avvenire quotidianamente e la fornitura della biancheria almeno due volte a settimana e comunque ad ogni cambio di cliente;
Queste informazioni sono state raccolte sui seguenti siti, dove inoltre è possibile approfondire l’argomento:
Filed under: Senza categoria — Tag:, , — alessandra @ 13:23