Archivi: novembre 2008

giovedì 27 novembre 2008

Arredare l'ufficio secondo il Feng Shui

Il Feng Shui, l’antica arte geomantica taoista cinese, studiando le energie dei vari luoghi abitativi ed il loro rapporto con le persone che li abitano, ricerca la più completa armonia. Quest’arte risale almeno a 4mila anni fa e si basa sul principio che l’uomo influenza e viene influenzato dall’ambiente in cui vive o lavora. La sua applicazione più diffusa è quella agli ambienti di casa, ma anche quella al posto di lavoro non deve essere sottovalutata. Sul luogo di lavoro, infatti, passiamo gran parte della giornata e quindi una considerevole porzione di vita.

L’ufficio è il luogo di lavoro quotidiano per la maggior parte delle persone ed è per questo che è essenziale creare in quest’ambiente, attraverso la disciplina del Feng Shui, armonia e benessere.

POSIZIONE UFFICIO

  • Gli uffici dovrebbero essere sempre ubicati in un posto tranquillo, ma in una zona di grande traffico, come ad esempio potrebbe essere una strada vicino ad un incrocio molto frequentato oppure il piano superiore di un edificio con negozi a livello della strada. Mentre l’energia presente in un incrocio rappresenta un problema per un’abitazione, tale non è per un ufficio basato sull’afflusso di clienti, che beneficia invece di un così consistente movimento energetico.
  • Nessun edificio commerciale deve nascere come unità a sé stante ma deve integrarsi in modo armonioso con le costruzioni presenti nell’area.

ARREDAMENTO UFFICIO
Una buona disposizione degli spazi all’interno dell’ufficio è alla base dell’armonia.

  • Se l’ufficio ha un atrio di ingresso, questo non deve essere troppo stretto. Nel caso in cui sia invece stretto si può rimediare sistemando in modo corretto degli specchi in modo da farlo sembrare più largo.
  • La posizione della scrivania è molto importante all’interno dell’ufficio. La collocazione ideale è l’angolo di fronte alla porta, in modo che la schiena sia protetta, abbia cioè una buona Tartaruga, un muro o una struttura che protegga le spalle e la possibilità di controllare sempre la porta e la finestra;
  • Per aumentare il senso di protezione è consigliabile appendere al muro dietro la scrivania un quadro o una fotografia che abbia come soggetto delle montagne;
  • Non è consigliabile sedere con una finestra alle spalle perché si insinua la sensazione di essere senza sostegno;
  • Mettere la scrivania in modo che la mano che scrive riceva luce dalla parte opposta
  • Sistemare la scrivania a seconda dell’attività che si svolge in quanto, ciascuna posizione attiva un certo tipo di energie;
  • Di fronte alla scrivania ci deve essere spazio per consentire al Ch’i, l’energia vitale, di circolare liberamente, quindi niente sedie ecc. ad ostruire il passaggio;
  • Nella parete di fronte, invece, è bene appendere un quadro interessante come un’immagine allegra;
  • Anche la forma della scrivania riveste la sua importanza perché può essere determinante: di forma rotonda, a semicerchio o ovale favorisce la creatività; di forma lineare è adatta per lavori formali, riflessivi e analitici;
  • Si deve evitare di tenere in ufficio cactus e piante con le spine perché l’attività lavorativa potrebbe essere colpita da problemi.

Come arredare le stanze della propria abitazione con il Feng Shui? Di seguito alcuni consigli:

mercoledì 19 novembre 2008

Consigli per aprire un negozio di detersivi alla spina

Un business nuovo ed interessante, che cavalca l’onda della diffusione dei prodotti sfusi, è l’apertura di un negozio di detersivi alla spina . Questa forma di rispetto ambientale sta comparendo un po’ ovunque, su tutto il territorio italiano, tanto che anche grandi catene distributive, come Coop e Crai (quest’ultima con gli Eco Point Crai) non si sono fatti sfuggire questo trend, predisponendo erogatori di prodotti sfusi all’interno dei loro punti vendita. L’idea è buona e potrebbe rivelarsi molto redditizia.

Sono molti, infatti, i consumatori che si stanno interessando a questa nuova forma di risparmio e di rispetto per l’ambiente. Prima di tutto, si acquista un solo contenitore di plastica da riempire con il detersivo sfuso, invece, che uno ogni volta (e questo comporta una diminuzione notevole del consumo di plastica pro-capite) e poi i detersivi alla spina hanno un prezzo nettamente più vantaggioso rispetto al detersivo tradizionale e consentono di diminuire gli sprechi sia per quanto concerne l’acqua (850 gr ogni chilo di plastica risparmiata), sia per quanto riguarda il petrolio (95 gr ogni chilo). Alla luce di queste considerazioni, è evidente come questi prodotti stiano riscuotendo un grande successo nel nostro paese.

Per aprire un punto vendita di detersivi alla spina ci si può rivolgere ad un franchising come Saponando. Sul sito Saponando.it fornisce le informazioni su come iniziare un’attività di questo tipo. Basta contattarli utilizzando il modulo del menu “Diventa dei nostri”. In questo modo si riceveranno tutte le informazioni che si desiderano. E’ possibile inoltre contattarli ai numeri telefonici dei responsabili del franchising (368.7390288 o 335.6578082). In ogni caso, si devono preventivare almeno 30mila euro di spesa, che comprendono 14 erogatori, il materiale pubblicitario e 12mila euro di detersivi, per avere un negozio monomarca Saponando.

Per chi invece ha già un’attività avviata di casalinghi, l’azienda veronese Mille Bolle Point, dà la possibilità di fare un corner con i loro prodotti al prezzo di 2mila euro, composto da 6-8 rubinetti. I detersivi costano circa 600 euro ogni mille chili. Inoltre, collegandosi al sito dell’azienda Millebolle.iport.it si possono visionare i punti vendita per vedere se la propria è un’area scoperta.

Altri produttori di detersivi sfusi, a cui ci si può rivolgere per avere informazioni in merito, sono:

AGGIORNAMENTI

Visti i numerosi commenti ricevuti ci pare doveroso ribadire come Pronto Azienda non sia in grado di dare i chiarimenti da voi richiesti in quanto il nostro sito fornisce esclusivamente informazioni generali. Considerazioni di questo tipo, invece, richiedono indicazioni precise sul tipo di attività, sulla zona di competenza e via dicendo e sono comunque soggette a valutazioni di mercato e personali cose di cui noi non ci occupiamo, anche se ci piacerebbe.

lunedì 10 novembre 2008

Aprire un'attività di autorimessa: documenti e normativa

La gestione di un ricovero per auto e moto non è considerata attività artigianale ma rientrare nel settore commerciale/terziario. Il presupposto principale per l’esercizio dell’attività di autorimessa è la disponibilità di un posto adeguato alla stessa che deve rispettare la normativa urbanistica e quella relativa alla destinazione d’uso. Le rimesse possono essere sia private sia pubbliche a seconda che queste abbiano, nel primo caso, un ingresso limitato oppure, nel secondo, un ingresso libero.

AUTORIMESSE PRIVATE
Nel caso di autorimesse private i locali devono avere la prescritta destinazione d’uso. Qualche volta può essere autorizzata anche una rimessa su un’area pubblica, a condizione  che l’interessato abbia ottenuto la prescritta concessione di suolo pubblico. Le rimesse private possono essere sia all’aperto che al chiuso. Le rimesse chiuse devono essere conformi a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di prevenzione di incendi (D.M. 4 maggio 1998). Sono esclusi dalla normativa gli spazi su area pubblica.

AUTORIMESSE PUBBLICHE
Nel caso di autorimesse commerciali pubbliche con ingresso libero lo spazio prescelto deve essere conforme alle destinazioni vigenti di P.R.G.C. (Piano Regolatore Generale Comunale).

REQUISITI PER LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ
L’Ufficio licenze Ex P.S., su richiesta dell’interessato, verifica i requisiti soggettivi:

  • insussistenza di condanne penali, con sentenze passate in giudicato, per delitti non colposi, a pene restrittive della libertà personale per un periodo complessivo superiore a 2 anni e salvi i casi di riabilitazione.
  • insussistenza di cause di divieto, di decadenza o di sospensione previste dall’articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 “Disposizioni contro la mafia” e successive modificazioni.

E i requisiti oggettivi:

  • DIAP –  Dichiarazione Inizio Attività Produttiva,
  • prevenzione incendi
  • destinazione urbanistica,

tutti autocertificati e autodichiarati dallo stesso interessato

COSA FARE PER INIZIARE L’ATTIVITÀ
Per aprire un’attività di autorimessa è necessario disporre della D.I.A., la dichiarazione di inizio attività, da presentare, debitamente compilata, al Comune dove avrà sede l’attività. Il Comune trasmetterà, entro cinque giorni dal ricevimento, copia della denuncia di inizio attività al Prefetto. Quest’ultimo entro sessanta giorni dal ricevimento della comunicazione può vietare o sospendere l’esercizio dell’attività, nei casi previsti dall’art. 11, c.2,  R.D. 73/31.
Non si deve più presentare la dichiarazione di prosecuzione annuale dell’attività.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

  • D.P.R. 19.12.2001 n. 481 “Regolamento recante semplificazione del procedimento di autorizzazione per l’esercizio dell’attività di noleggio di veicoli senza conducente.
  • D.Lgs 30 aprile 1992 n. 285 “Codice della strada”.
  • Legge 7 agosto 1990 n. 241.
  • D.M. 4 maggio 1998,
  • Norme e disposizioni comunali.

Per chi è di Milano, tutta la modulistica si può reperire sulla pagina preposta dal Comune di Milano sul proprio sito www.comune.milano.it da presentare in carta semplice

AL SETTORE COMMERCIO – Servizio licenze di spettacolo, agenzie, attività ricettive –
Ufficio Licenze ex P.S.
Via Larga 12 – 3° piano Stanza 382
Dal Lunedì al Venerdì – dalle 8.30 alle 12.00 oppure:

AL PROTOCOLLO GENERALE
Via Larga 12 – Salone Piano Terra
Dalle ore 8.30 alle ore 15.30 dal Lunedì al Venerdì.
Dalle ore 8.45 alle ore 12.00 nella giornata di Sabato.

Altri post sul mio blog su come aprire un’attività commerciale: