Archivi: gennaio 2009

martedì 20 gennaio 2009

Babyplays e i giocattoli in affitto

Già di recente abbiamo parlato del business del noleggio e della sua progressiva estensione in tutti i campi possibili ed immaginabili. Non soprenderà quindi sapere che siano nate e stiano prosperando imprese che affittano… giocattoli.

babyplays_logo_2009

Una di queste è l’americana Babyplays, che ha fatto un ragionamento molto semplice: i giocattoli per bambini sono spesso costosi e passano spesso “di moda” nei gusti dei piccoli; perchè non proporre allora ai genitori un servizio in abbonamento di fornitura costante di giocattoli? Ed ecco quindi che gli abbonati al servizio, per una costo che va dai 40 $ fino ai 65 $ mensili, possono ricevere per posta da quattro a sei giochi ogni mese. I giochi ricevuti possono essere trattenuti tutto il tempo che si vuole; quando il “piccolo” si è stancato, si rispediscono a Babyplays che, nel giro, di pochissimo tempo ne recapiterà di nuovi.

Un’altra dimostrazione da un lato dell’affermazione crescente della formula del noleggio, dall’altra di come attraverso l’osservazione di bisogni insoddisfatti dei consumatori, sia possibile portare innovazioni in qualsiasi settore.

Filed under: Novità imprenditoriali — Tag:, , , , , , — daniele.bellomo @ 14:57

venerdì 16 gennaio 2009

Con Myfab.com sono gli utenti a dire alle imprese cosa produrre

myfabEcco un altro esempio di come canalizzare e sfruttare il desiderio di molti consumatori di dire la loro sul processo produttivo. Si tratta di Myfab.com, un sito francese che consente ai consumatori di dire direttamente alle aziende cosa produrre e di comprare poi questi prodotti a prezzi quasi di fabbrica.

Funziona così: ogni settimana sul sito di Myfab compare un elenco di oggetti (in prevalenza mobili e oggetti di arredamento, ma non solo) che gli utenti sono chiamati a votare secondo i propri gusti e preferenze. Il prodotto che ha ricevuto più voti viene messo poi in produzione da uno delle aziende-partner di Myfab e successivamente messo in vendita attraverso il sito. I prezzi ovviamente possono essere mantenuti bassi grazie all’assenza di ogni tipo di intermediario (a parte Myfab): dal produttore al consumatore insomma!

mercoledì 14 gennaio 2009

Sitter Soirées: speed date fra genitori e babysitter

sitter-soiree-logo-color

Se il meccanismo dello speed date funziona per i single che cercano l’anima gemella, perchè non provare a proporlo anche ai quei genitori che cercano una brava babysitter? Deve essere stato questo il ragionamento che ha spinto Jen Ferrero a lanciare a Portland, negli Stati Uniti, Sitter Soirées, un servizio di intermediazione di incontri (matchmaking) basato proprio sul principio dello speed date.

Ecco come funziona: da una parte vengono reclutate presso le università e le agenzie di lavoro le potenziali babysitter; dall’altra si raccolgono le adesioni da parte dei genitori interessati al servizio. Una volta raccolte domanda ed offerta, Sitter Soirées si occupa di organizzare degli incontri collettivi (costo dell’accesso: 45 $) nei quali un certo numero di genitori (mettiamo 20) conoscono, in brevi incontri, della durata di una decina di minuti, altrettante babysitter. Al termine della serata quindi, ogni famiglia avrà conosciuto 20 (rimanendo sulla cifra dell’esempio) candidate e potrà in questo modo fare una scelta molto più consapevole.

Sitter Soirées mette inoltre a disposizione dei propri iscritti (sia sul lato dell’offerta, le babysitter, che della domanda, i genitori) una piattaforma web per la gestione dei rapporti (schede-persona, foto, disponibilità, calendario, ecc.).

Un esempio interessante di come, per un’impresa di servizi, sia possibile ricavarsi una nicchia di mercato importante attraverso un’offerta orientata alla riduzione della complessità, al risparmio di tempo ed alla semplificazione.

martedì 13 gennaio 2009

Stampare… oggetti in 3d!

Ecco cosa ci aspetta in un futuro molto prossimo: la possibilità di stampare oggetti reali in tre dimensioni. A dire il vero questa tencologia è già presente da anni, ma la novità è che (come spesso avviene) i suoi costi si stanno progressivamente “democratizzando”, ovvero stanno scendendo e diventando così accessibili non più solo alle grandi imprese e multinazionali ma anche per quelle piccole aziende e laboratori che hanno la necessità di produrre campioni e prototipi in poco tempo e a costi relativamente bassi (vedi articolo su stampante 3D da 5.000 dollari).

Ma come funziona questa tecnologia? E cosa è possibile stampare? Di seguito alcuni video interessanti tratti da youtube:

Filed under: Novità imprenditoriali — Tag:, , , , , — daniele.bellomo @ 19:02

lunedì 12 gennaio 2009

Pomme Bèbè: il bar… per l'infanzia

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Differenziazione e strategia di nicchia: ecco le coordinate che stanno alla base della formula di Pomme Bèbè, un bar molto particolare di Newport Beach, California. I suoi clienti sono infatti tutti i bambini (o meglio, i genitori) che preferiscono prodotti freschi e naturali. Insomma, un vero e proprio bar per l’infanzia dove i genitori non trovano altro che pappe ed omogeneizzati fatti a mano con ingredienti garantiti. Grande accento infatti è posto sulla naturalità e sulla sicurezza alimentare: il cibo di Pomme Bèbè viene cucinato a basse temperature (per non disperdere i principi nutritivi) e non contiene nessun tipo di conservante o additivo.

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Un posizionamento molto mirato, come indica anche il claim di questo bar:  Fresh organic baby food,  semplicemente.

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