
La crisi finanziaria globale sta mettendo in difficoltà anche il colosso di aste online americano eBay. John Donahoe, presidente e Ceo della compagnia, ha diramato un breve comunicato in cui annuncia una riduzione del personale pari a 1.500 unità (anche se alcuni siti parlano di mille unità, come Repubblica ed altri addirittura di 15mila), cioè il 10% di tutti i lavoratori di Ebay. La decisione è stata presa per arginare la situazione che vede le quote di eBay scese di quasi un terzo nel 2008, il livello più basso raggiunto negli ultimi 5 anni.
Oltre alla crisi finanziaria generale che condiziona negativamente gli acquisti in rete, sono in molti a sostenere che anche gli aumenti delle tariffe imposte da eBay ai venditori, ormai quasi non più discriminanti rispetto l’apertura di un proprio sito di e-commerce, abbiano il loro ruolo nell’andamento negativo del core business della società. “Crescono i venditori scontenti a causa dei costi e di altri cambiamenti – dicono Brian Blair e Ryan Hunter, due analisti di Wedge. Crediamo che Ebay abbia visto scappare molti di essi dalla piattaforma a vantaggio di siti e-commerce privati”.
Se si somma a tutto questo il fatto che per il terzo trimestre il fatturato potrebbe essere sotto ai 15,7 miliardi di dollari rispetto a quelli registrati nel secondo trimestre e che il 50% di questo è fatto fuori dagli Stati Uniti con tutte le problematiche annesse alla rivalutazione del dollaro, la situazione che si delinea all’orizzonte non è delle migliori.
Nello stesso comunicato Dohahoe va sapere anche che “La compagnia ha infatti comprato per 820 milioni di dollari e 125 milioni di azioni, la “Bill Me Later“: un’azienda che produce un sistema per rendere più rapidi i pagamenti online. Con questo sistema gli utenti avranno la possibilità di effettuare acquisti a credito, il pagamento posticipato incentiverebbe così le spese d’istinto”.
Normale mossa di assestamento interno o investimento azzardato? Staremo a vedere.

C’è tempo fino al 25 novembre per partecipare al concorso Passion in Action ideato da Microsoft in collaborazione con Mondadori. L’iniziativa prevede la possibilità di realizzare un progetto on line che permetta ai concorrenti di diventare imprenditori/imprenditrici del web.
Il candidato può proporre alla community il proprio progetto, che deve utilizzare le tecnologie Microsoft, scegliendo tra quattro diverse categorie: Comunicare, Condividere, Giocare ed, appunto, Intraprendere (cioè creare una nuova azienda o un’iniziativa imprenditoriale). I progetti saranno votati sia dagli internauti, che potranno esprimere il proprio voto direttamente sul sito del concorso www.passioninaction.it, sia da una giuria di esperti Microsoft. Il vincitore riceverà un premio pari a 30mila euro che saranno investiti per la realizzazione del progetto da lui proposto.
La prima fase del concorso si è conclusa a luglio con la selezione dei primi otto finalisti. La seconda fase, invece, si protrarrà fino a novembre, periodo nel quale verranno scelti altrettanti progetti per la finale. Tra tutti i partecipanti la rivista Donna Moderna sceglierà la migliore idea proposta da una donna o più donne. Questo lavoro entrerà di diritto nel gruppo dei 16 finalisti. Un’ottima occasione per mettersi alla prova e sfruttare il web per realizzare i propri sogni di business.
“Le parole chiave di un business – spiega Luca Colombo, direttore marketing di Microsoft Online – sono innovazione e realizzabilità. Un’idea forte deve rispondere a un’esigenza reale. Per questo è necessario saper riconoscere i bisogni di chi ci sta intorno e usare la tecnologia per offrire un servizio concreto e mirato”. Entro il 15 dicembre Donna Moderna selezionerà l’idea al femminile che merita l’approdo in finale.
La fase finale del concorso sarà organizzata come un Web Reality dove i concorrenti selezionati dovranno fare in modo di ottenere il consenso del pubblico e della giuria. Informazioni sul concorso sono disponibili anche sul sito www.donnamoderna.com.

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