Category: Marketing

venerdì 13 marzo 2009

Che si dice in rete della nostra azienda?

commenti

Avete mai provato ad inserire il vostro nome e cognome in un motore di ricerca?  E’ una pratica talmente diffusa che ha dato persino luogo ad un neologismo (googling, dal nome del più famoso motore di ricerca) e che sempre più persone stanno sperimentando con curiosità, alla ricerca di notizie su di sè o anche semlicemente dei propri omonimi.

Il web è oramai diventato uno dei principali mezzi di informazione e questa pratica può essere utile anche per un’impresa che voglia capire cosa pensano i consumatori dei suoi prodotti e servizi. Esitono persino dei siti, come Ciao.it che recensiscono attraverso gli interventi degli utenti praticamente tutto ciò che c’è in commercio. Perchè non provate a vedere cosa si dice dei prodotti/servizi della vostra impresa?

p.s. nel caso i giudizi ed i commenti degli utenti non fossero positivi, non vi consigliamo di contrastarli postando a vostra volta pareri entusiastici senza fondamento: ormai il numero di commenti disponibili è talmente elevato e la pratica di commentare/informarsi presso questi siti talmente diffusa che ogni sforzo sarebbe vano…

Filed under: Marketing,Ricerche — Tag:, , , , — daniele.bellomo @ 18:00

mercoledì 11 marzo 2009

Le eco-tecnologie del prossimo futuro

La diffusione di comportamenti ecologici o comunque attenti alla sostenibilità delle risorse è ai massimi livelli da sempre. Non è un caso quindi che comportarsi in maniera “verde” stia diventando un vero e proprio simbolo di status da esibire con orgoglio ai propri pari. Molte aziende si sono rese conto di questo e stanno cominciando a proporre sul mercato prodotti “eco-iconici” (la definizione è di trendwatching.com), in grado cioè di rappresentare lo status e la qualità della vita dei propri possessori, con in più una valenza ecologica.

Ecco alcuni esempi interessanti.

big-belly

Il Bigbelly è un compattatore di rifiuti da esterni alimentato ad energia solare che permette lo stoccaggio di una quantità di rifiuti 5 volte superiore a quello di un normale cestino. Riducendo la frequenza della raccolta dei rifiuti ed autoalimentandosi per i consumi energetici, può essere una ottima soluzione per dare uno “scatto ecologico” ad aziende e pubbliche amministrazioni. Di seguito un video dimostrativo del prodotto.

dse_wind202

Il DSe Hybrid 12m è il primo yacht di lusso sostenibile, che grazie ad una tecnologia che combina diesel, energia solare ed energia elettrica è in grado di viaggiare fino a 6 nodi. All’interno tutte dotazioni di extralusso, come lo schermo Tv al plasma da 26″ e il sistema home theater della Bose; all’esterno spiccano in bella vista pannelli solari e turbine per raccogliere l’energia del vento. Eco-lusso allo stato puro!

solarsailor

Rimanendo in tema di barche, segnaliamo anche la prima vela ad energia solare, sviluppata dall’azienda australiana di tecnologie per la nautica Solar Sailor. Come una vera e propria vela, questa può essere manovrata in differenti posizioni e anche “ammainata” in caso di vento forte. Di seguito un breve video che illustra il funzionamento.

scorpion

L’azienda automobilistica americana Ronn Motor ha progettato un nuovo modello di eco-auto, molto curato nel design. Si chiama Scorpion e, grazie ad un sistema ad idrogeno, è in grado di ridurre le emissioni di CO2 praticamente a zero. Il prezzo previsto è di 150.000 dollari, cifra che pone anche questo prodotto nella fascia dell’eco-lusso. Di seguito una video-presentazione della vettura.

Per finire, segnaliamo come la moda-ecologica si stia preparando a abarcare anche nel settore dei cellulari: Digicel, un operatore telefonico attivo nel mercato caraibico (i cui consumatori rientrano nel novero degli oltre due miliardi di persone in tutto il mondo senza accesso all’elettricità), lancerà presto il suo primo modello di cellulare, il  Coral-200-Solar, dotato di caricatore ad energia solare.

samsungblueearth

E se la tecnologia verde si propone di venire in aiuto ai consumatori dei paesi in via di sviluppo, nuovi eco-cellulari sono pronti per essere lanciati anche sui mercati più ricchi. Samsung infatti ha annunciato l’imminente lancio del Blue Heart, un cellulare alimentato da mini-pannelli solari posti sul retro. Ma il taglio ecologico non finisce qui, perchè la cover sarà interamente realizzata con plastica riciclata dalle bottiglie, mentre il software installato sul sistema sarà anch’esso orientato al risparmio e in più, attraverso la funzione “Eco-walk” sarà in grado di misurare i passi fatti nel corso della giornata e di fornire informazioni sul CO2 risparmiato.

lunedì 09 marzo 2009

YokmoK: progettare insieme viaggi avventurosi su misura

yokmoklogo

L’idea di coinvolgere i consumatori direttamente nella progettazione di un prodotto o di un servizio non è più una bizzarra novità ma una tecnica di successo per migliorare da un lato la propria offerta e dall’altro la relazione con i clienti. A questo proposito oggi vi segnaliamo YokmoK, un’agenzia spagnola di viaggi avventurosi che sfrutta questa tecnica per calibrare al meglio le proprie proposte.

Il meccanismo è molto semplice: ogni qualvolta viene studiato a tavolino un nuovo pacchetto-viaggio, questo deve poi essere sperimentato nella realtà. YokmoK, attraverso il meccanismo di quelli che chiama “viaggi esplorativi”, permette ai propri clienti di partecipare a questi viaggi di preparazione a quella che poi sarà l’offerta vera e propria, discutendo e co-progettando i vari dettagli: i possibili itinerari, le sistemazioni, il programma delle varie giornate. I partecipanti, insomma, sono chiamati ad avere un ruolo attivo nella definizione e nella messa a punto del pacchetto. In cambio di questi contributi YokmoK offre questi viaggi esplorativi a prezzi scontati.

Una strategia che permette a YokmoK di farsi aiutare direttamente dal pubblico nella definizione della propria offerta e, contemporaneamente, di effettuare un’azione promozionale sui vecchi clienti. Meglio di così…

mercoledì 04 marzo 2009

Curb e le campagne pubblicitarie ecologiche

Per fortuna la sensibilità ecologica si sta radicando con sempre più forza nella nostra società. L’ultimo esempio riguarda un servizio, la pubblicità, non ancora toccato da queste tematiche: l’inglese Curb realizza campagne pubblicitarie a basso impatto ambientale; in altre parole, una “agenzia pubblicitaria verde“.

Ecco alcuni esempi.

Curb realizza sculture di sabbia di ogni dimensione.

curb-sabbia curb-sabbia2 curb-sabbia3

E’ in grado di disegnare loghi in alta definizione sul legno.

curb-legno curb-legno3 curb-legno2

Offre un servizio di “potatura di loghi” sulle zolle d’erba.

curb-erba curb-erba2 curb-erba3

Realizza loghi aziendali nella neve.

curb-neve3 curb-neve curb-neve2

Riesce infine a “disegnare” su marciapiedi e pavimenti, attraverso un’innovativo processo di rimozione dello sporco in modo da ricreare immagini e loghi.

curb-pavimento21curb-pavimento2

venerdì 27 febbraio 2009

La pubblicità intelligente che spia chi la guarda

Ecco un piccolo assaggio di quello che ci riserverà il futuro del marketing: le statunitensi TruMedia Technologies e Studio IMC (due aziende di soluzioni tecnologiche e informatiche) hanno sviluppato una tecnologia che consente a dei normali tabelloni pubblicitari (ovviamente equipaggiati con sensori e telecamere appositi) di registrare una serie di informazioni sulle persone che stazionano di fronte a loro. La tecnologia studiata utilizza una telecamera e un software per il riconoscimento facciale che promette di riuscire a determinare l’esatto sesso di una persona nell’85-90% dei casi. L’età invece, risultando molto più difficile da calcolare, viene determinata sulla base di macro-categorie standard (bambino, adolescente, adulto, anziano). Fra le altre informazioni utili che è possibile rilevare c’è anche il tempo di permanenza di fronte al cartellone, aspetto questo che permette di trarre indicazioni sul gradimento del messaggio da parte del lettore.

Di seguito un video (in inglese) che illustra il funzionamento della tecnologia.

Ovviamente una simile soluzione pone non pochi problemi di privacy, tanto più se si considera che nella maggior parte dei casi gli “osservati” non sanno di esserlo (il cartellone potrà anche recare un messaggio di avviso, ma non è affatto detto che il lettore, preso dal messaggio pubblicitario, sia in grado di leggerlo…). Gli inventori, dal canto loro, sostengono che i dati raccolti verranno conservati solo per il tempo necessario all’elaborazione di dati aggregati.

Vedendola in positivo invece, questa possibile evoluzione della pubblicità ci proietta in un mondo futuribile in cui cartelloni pubblicitari elettronici cambiano il proprio annuncio in base alla persona che si trova di fronte: un incubo da “grande fratello” o il sogno di ogni consumatore?

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