martedì 31 marzo 2009

Sughi e conserve ad alta tracciabilità

beerenberg

La possibilità di acquisire informazioni su come è stato realizzato uno specifico prodotto, con quali tecniche e in quale stabilimento. Questa è in sostanza la cosiddetta tracciabilità, la cui importanza sta venendo compresa da un numero sempre maggiore di aziende. La tracciabilità infatti rappresenta una piccola ma importante rassicurazione per i consumatori disorientati dalle sempre più frequenti notizie di scandali (vi ricordate la mozzarella di Bufala alla diossina?).

Nel campo alimentare, che è anche quello più sensibile a questo tipodi problemi, un’azienda australiana specializzata nella produzione di sughi e conserve ha spinto fino all’estremo questo concetto. Beerenberg Farm infatti mette a disposizione dei consumatori sul prorpio sito una sezione (Provenance Pathway) in cui è possibile la tracciabilità di ogni singolo prodotto venduto. Il sistema infatti funziona tramite l’inserimento delle ultime 6 cifre del codice a barre del prodotto, avvenuto il quale il consumatore ottiene una scheda contenente numerose informazioni utili. E quindi: composizione, valori nutritivi, scadenze e quan’altro, ma anche lotti di stoccaggio e codice dei contenitori,  una mappa satellitare della fattoria in cui è stato coltivato l’ingrediente principale (attraverso il servizio Google Maps) e perfino la foto dell’operaio che ha confezionato il prodotto. Insomma, trasparenza completa!

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