martedì 18 marzo 2008

Edilizia: nel 2007 cresce l'occupazione e calano gli infortuni

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Secondo i dai dell’Osservatorio Feneal Uil-Cresme sull’andamento del 2007 delle 12 grandi aree metropolitane italiane, il settore edile è florido, in continua trasformazione e con imprese ed occupazione in netta creacita. L’Osservatorio è stato istituito per far fronte all’emergenza che si è venuta a creare nei cantieri italiani. Nel 2007 il lavoro nel settore edile ha avuto un significativo processo di emersione che sta portando ad una graduale regolarizzazione del lavoro nero e dei lavoratori stranieri. Questo è stato possibile anche grazie alla diffusione del Durc (documento unico di regolarità contributiva) e all’intensificarsi dei controlli nei cantieri.

I lavoratori immigrati, nel periodo 2006-2007, sono aumentati del 43,3%, mentre gli italiani del 5,8%. Le iscrizioni di imprese edili invece hanno segnato un + 11,6%. Secondo la ricerca questa crescita è da attribuirsi proprio all’aumento delle attività ispettive che sono cresciute del 129%. In crescita anche il part time con un incremento del 74,9% e con aumenti del 95% a Roma, dell’88% a Bologna, del 43% a Firenze ed oltre il 39% a Milano e Venezia. “Dati, questi ultimi – ha spiegato Giuseppe Moretti, segretario generale della Feneal Uil – che segnalano l’avanzata di aree di lavoro ‘grigio’ e che, non a caso, evidenziano un problema aperto sul tavolo delle trattative contrattuali con la richiesta da parte sindacale di una regolazione che contenga e riduca il fenomeno. Sul versante del lavoro irregolare occorre limitare l’uso del part-time tra le figure operaie per evitare che questa modalità di assunzione, vista l’esplosione che ha avuto negli ultimi anni, vanifichi i risultati positivi ottenuti con il Durc“. Nel contempo si sta verificando una flessione nelle malattie, da 4,3 a 4 ore ogni cento lavorate e negli infortuni, da 5 a 3 su 100 lavoratori.

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