lunedì 09 luglio 2007

Il sud del Mediterraneo, una grande opportunità per le piccole imprese

Dal Marocco all’Egitto, dalla Turchia ad Israele, dalla Siria alla Libia fino all’Albania e poi Tunisia, Algeria, Libano, Giordania e via dicendo, in altre parole, la sponda sud del Mediterraneo. Un mercato potenziale, composto da tredici paesi e 300 milioni di abitanti, in una regione ricca di risorse petrolifere e di gas naturali. In questa area l’Italia registra un interscambio commerciale che si aggira intorno ai 53 milioni di euro. Un buon risultato, ma ancora non sufficiente per scalfire il radicamento nella zona di concorrenti come Francia e Spagna. Tra i motivi principali, la scarsità di accordi di collaborazione commerciale (joint venture) e di iniziative da parte delle piccole e medie imprese italiane.
Intorno a questo e ad altri temi si confronteranno selezionati policy maker alla V edizione della conferenza annuale del ‘Laboratorio Euro- Mediterraneo’, organizzata dalla Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e con il Ministero del Commercio Internazionale. Il Laboratorio Euro – Mediterraneo è un progetto, creato nel 1999 da Promos (un’azienda speciale della Camera di Commercio di Milano), che raccoglie una serie di iniziative specifiche volte a favorire il dialogo tra il nostro paese e l’area sud del bacino del Mediterraneo su temi come politica, economia, finanza, società e cultura. Ogni anno il Laboratorio culmina con una conferenza che rappresenta la più importante iniziativa del genere a livello nazionale. Questa edizione si svolgerà il 16 Luglio prossimo nella sede di Palazzo Mezzanotte a Milano (Piazza Affari n. 6 – Parterre) e sarà di particolare rilevanza sia dal punto di vista economico sia da quello politico, grazie anche alla presenza di autorevoli rappresentanti del mondo delle istituzioni, dell’economia e della finanza provenienti sia dal nostro paese che dall’area mediterranea.
Tra i temi in discussione:
lo stato dell’arte del processo di integrazione dei mercati;
la scarsa propensione delle imprese italiane ad investire nella regione e le modalità per aumentare l’attrattività dei paesi mediterranei come destinatari di flussi di investimenti esteri
e lo stato dell’integrazione in campo finanziario, alla luce delle operazioni recentemente condotte da alcuni istituti bancari italiani nell’area.
La partecipazione alla conferenza è gratuita, previa registrazione.
Filed under: Senza categoria — Tag:, , — alessandra @ 15:42

1 commento

  1. Nel mid Mediterrano, pero’, la mafia fa’ soldi assassini, che sciacqua, poi, vicino al nord Mediterraneo. Storia verissima, di finanza maf..ascista e nazindranghetara Berlusconianissima.
    La storia, direi classicissima, di un ” precario di Arcor..leone”.
    Googlate questo ( mafia dei Berluscones permettendo, ovviamente; son stra certo, infatti, che i maf..ascisti di Maf..inivest, anzi di Mafiaset Nazistset Mediaset, han fatto causa a Google, non tanto per i video di You Tube, ma per poter dir loro, insieme ai loro attuali porci pseudoministri delle comunicazioni, tipo il famoso “estortore Fioraniano”, Paolo Romani: “o su Google manipoli l’apparizione delle notizie e le posizione delle stesse, sotterrando, o facendo male a chi ci critica e difendendo chi ci e’ amico, o andiamo avanti con le cause a Roma e Los Angeles”; sia i maf..ascisti Berluscones, che Google stessa, son certo, san stra bene il giusto e vero che sto’ intendendo dire; da quando e’ partita la causa, Google e’ diventata come i retrobottega delle salumerie di Al Capone o di Good Fellas di Martin Scorsese, disponibilissima a tutte le manipolazioni piu’ filo maf..asciste per la gang dei Berlusxuxluxclones stessi; detto di cuore: vergogna; da parte mia, mai adattarsi alle filo nazindranghetare ingiustizie!!!!!!!): “Pietro Terenzio re delle truffe”. Costui, verso la fine degli anni 90, era definito il nuovo Michele Sindona ( inteso come quello di inizio o mid carriera e non di fine carriera stessa; o il nuovo Licio Gelli o il nuovo Luigi Berlusconi della, chiusa, per mega riciclaggio di danaro mafioso, notissima Banca Rasini). Sotto i suoi uffici di Monte Napoleone a Milano ( nb), bensi’ egli fosse solo 30 enne o pochissimo piu’, vi erano parecchi avvocati e commercialisti di ricchissimi camorristi, sacra corona unentoni, e malavitosi varii, con vagoni di soldi super assassini da riciclare; ma anche tantissimi ex Tangentopoloni, tipo il complottardissimo, provatamente criminalissimo, super ladrone Valerio Bitetto ( coinvolto ora, non per niente, in varie indagini, su alcune determinate nazimafiosissime Massonerie, pure, alla bisogna, assassine, cosi’ definite “coperte”; indagini di Henry Woodcock), o finanzieri “mafiomassonazichic”, tipo, i banchieri preferiti dalla Ndrangheta, da 15 anni in qua: Ennio Doris, Massimo Doris e Edoardo Lombardi di Banca Riciclanum NaziFascistanum Mediolanum. Bene, fine anni 90, citavo: miliardi di lire, guadagnati anche in poche ore, per qs filo maf..ascistissimo “freaklechic”, Pietro Terenzio stesso. Poi, il suo imperino, inizia a far un po’ di crepe, si scoprono frodi, ladrate di ogni, riciclaggi di danaro malavitosissimo, e infine, nel 2001……( non lo scrivo perche’ da sempre, odio, allo stesso livello, sia il saltare sul carro del vincitore, come il buttare giu’ dalla collina, chi, in cima alla stessa, e’ scivolato; se googlate il sopracitato, lo leggerete da voi). Nel 2005 egli e’ di nuovo “nice and free”, e investe molti dei suoi soldi fraudolentissimi, se non, si dice, pure rubati ( tutt’ora imboscati presso la massonissima Banca Sella di Lussemburgo) nella ( altrettanto ) massonissima Novagest di “Arpiicchio”, ossia Fabio Arpe, fratello piu’ sfigatino, anche perche’ super cocainomane, come il Pietro Terenzio stesso, stra d’altronde, del notissimo “Cuccianone” Matteo Arpe, quello delle stock options, come se stile “film di Martin Scorsese”, pagategli dal, lui si, nuovo Michele Sindona attuale: il Berlusconianone Cesare Geronzi ( dietro a stecche, dal Matteo Arpe, ovviamente rigirate al Cesare Geronzi stesso, si dice, gigantesche). Qs altro malavitoso massonazichic di Fabio Arpe, pero’, detti soldi, nella propia Novagest investiti, glieli ruba, di fatto, al ns “sfortunatissimo”, con piu’ di 250 milioni di euro “da frodi” e non di certo ” da Prodi”, nella sopraciata banca Sella del Lussemburgo imboscatissimi, precario Berlusconiicchio, Pietro Terenzio stesso. Egli rimane, quindi, professionalmente, e un po’ anche “solidamente”, a piedi, un’altra volta. Piccola prefazioncella: tutti i giornali di Berlusconi, da inizio 2000 in poi, lo avevano azzannato, sia su internet, che con articoli stampati varii, al Pietro Terenzio stesso, perche’ egli, pur se BerlusconianonDeMichelisiano al calor biancone, ogni tanto, da uomo, da un certo punto di vista, nei rapporti umani, una volta, anche leale, perche’ no (?), simpatico e non snob, parlava pure, con non Berlusconiani, e qs, la nazindrangheta di Arcor..leone, si sa’, ovviamente, non lo permetteva, lo, se mai, “zerissimo” tollerava. Poi, tutti gli attacchi del mafioso “Nerone” Silvio Berlusconi in veste di nazindranghetaro editore stesso, da Internet, un di’, scomparirono. “Pcche’” direbbero a Napoli, “dimm pcche’ wagliunce’”. Ecco la ragione, che di fatto, e’ una connection con il lavoro precario, ma che in realta’, e’ solo un corridoio, prima di un probabile nuovo rilancio, che l’ex nazicamorrachic Pietro Terenzio, detto infatti, anche, Terenazi..o, fa’ ora. Nel 2006, egli, infatti, per cercare di riemergere, riusci’ ad effettuare tre incontri coi massononi tramonissimi ex piduisti Fabrizio Cicchitto ( ufficialmente) e Gianni Letta ( “all’orecchio”), e ha promesso pienissima, senza alcuna piu’ eccezione, fedelta’, ai maf..ascisti Berlusxuxluxclones stessi, da quel momento in poi, e quindi, gli altri due, han fatto levare da Internet, tutti gli articoli, ex feroci, prima ben, anzi, super mal, apparenti, contro lui. E per di piu’, gli han trovato un lavoro di ” scribacchiniicchio”, presso il piu’ schifoso, falso, moder..nazista, davvero camorrista nello stile e negli obbiettivi, ossia, il, per me, piu’ lercio dei blogs del mondo intero: quello di Emilio Fed.., sorry, di Paolo Liguori, ossia stesso escrementiicchio super stra disinformativo. Li, egli scrive, ora, a volte come Claude Milanese, altre come Jack Bristow, altre ancora come Profascistser, o come Profiler, in attesa che lo rilanciino come nuovo Stefano Ricucciino o Lele Moricchiino, o Giampiero Fioraniello, del 2010. Storia verissima e provabilissima
    Ex leghista e Berlusconiano ora pentitissimo:
    Gidilberto Brambilla.
    Fondai la Lega con Castellazzi, Miglio, Maroni e Bossi. Sapendomi un generoso, e forse anche un po’, anzi un tant, “ciula”, gli ultimi due mandavano sempre me, e a mie speseeeeeeee, alle tre di notte, a scrivere “Vota Lega”, con la vernice bianca, sui ponti del comasco, varesotto e lecchese, a fine anni 80 einizio 90. Sfidando morte, gelo, a volta anche di dieci sotto zero, polizia, carabinieri e vigili. Son stato militante Lega fino al midollo, ma quando nel 98, ho assisito alla prostituzione della Lega stessa, tornata col nazimafioso, affinche’ egli gli pagasse buchi e debiti, ho detto loro ” ma vada via al c……”

    Comment by Gidilberto Brambilla — giovedì 07 agosto 2008 @ 22:45

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