lunedì 22 ottobre 2007

La Bbc acquista la Lonely Planet

Nata dal viaggio di nozze in Australia di due sposini hippye squattrinati e sognatori, la Lonely Planet è diventata leader mondiale del settore turistico. Era il 1973 quando Maureen e Tony Wheeler con ‘Across Asia on the cheap’ diedero il via alle pubblicazioni della guida più conosciuta del mondo, che in tre mesi riuscì a vendere ottomila copie. Molte cose sono cambiate da allora: da prontuario per giovani saccoapelisti, che vogliono spendere quattro soldi, a guida con 500 titoli, che coprono i territori dell’intero pianeta, sei milioni e mezzo di copie vendute all’anno, un sito internet con 4 milioni e mezzo di visitatori al mese, programmi televisivi venduti in cento paesi del globo e un pubblico di lettori spostatosi inesorabilmente verso la middle class. Ed ora anche l’acquisto da parte della Bbc, la televisione pubblica inglese. La Bbc WorldWide, la divisione commerciale della British Broadcasting Corporation, ha acquistato la Lonely per 100 milioni di sterline. Di questa cifra, almeno 70 milioni sono spettati ai due fondatori, che, pur non amministrando più direttamente da molti anni l’azienda ne conservano il 70% della proprietà. “Abbiamo venduto alla Bbc – spiega Tony – per assicurare un futuro a lungo termine alla società, entrando a far parte di un grande media globale dalla reputazione integerrima”. I coniugi manterranno il 25% della compagnia e la sede principale rimarrà a Melbourne. Soddisfazione anche in casa Bbc che con questa operazione cerca di rafforzare la presenza nel settore viaggi e potenziare il comparto internet. “L’accordo rafforzerà la visibilità di Lonely Planet – ha sottolineato Etienne de Villiers, presidente non esecutivo di Bbc Worldwide – ed il suo potenziale di crescita, soprattutto nell’arena digitale e darà la possibilità ai suoi utenti di accedere ad un rampio range di contenuti Bbc“.
Filed under: Senza categoria — Tag:, , , , — alessandra @ 08:59

mercoledì 10 ottobre 2007

Nokia acquisisce Navteq per 8,1 miliardi di dollari


Il colosso dei cellulari Nokia entra nel business dei navigatori satellitari acquisendo l’americana Navteq. Con un’intesa pari a 8,1 miliardi di dollari la società finlandese si è assicurata il controllo di uno dei leader mondiali, insieme a TeleAtlas, del settore delle mappe digitali. L’accordo prevede che Nokia pagherà a Navteq 78 dollari in contanti per ogni sua azione (il 34% in più rispetto alla media delle quotazioni del gruppo a New York negli ultimi trenta giorni). L’operazione tra i due board, anticipata nei gironi scorsi dal Wall Street Journal, era stata vista immediatamente in modo favorevole dal mondo finanziario. A partire dal giudizio espresso dagli analisti Cheuvreux che hanno inserito il titolo del gruppo finlandese nella propria “selected buy list” con un giudizio “outperform”, facendo salire il target price a 32 euro dai precedenti 25 euro. Con questa operazione la Nokia rivendica di essersi assicurata diverse attività chiave sulla navigazione digitale. “Questi servizi – ha commentato Olli-Pekka Kallasvuo, amministratore delegato e presidente di Nokia – rappresentano un nuovo passo in avanti nella strategia di diffusione di servizi in internet.” L’ acquisizione della società americana è, qundi, una risposta concreta verso la conquista della leadership tra i diversi player a livello mondiale. Lo scorso anno la Navteq ha registrato un fatturato di 582 milioni di dollari e può vantare circa 3.000 addetti sparsi nelle sedi di 30 diversi paesi
Filed under: Senza categoria — Tag:, , , , , — alessandra @ 07:36

martedì 02 ottobre 2007

Frenata del comparto auto a settembre 2007

Il mercato dell’auto italiano è in piena flessione nel mese di settembre. Secondo i dati della Motorizzazione civile diffusi dal Ministero dei trasporti le nuove immatricolazioni hanno segnato un aumento del 0,20% contro le previsione del 2,4%, con una riduzione, rispetto a settembre 2006 del 4,86%. Le nuove auto sono state 184.774, mentre a settembre 2006 furono 184.403. Nello stesso periodo sono calate sensibilmente le compravendite di auto usate: a settembre 2007 si sono registrati 379.928 trasferimenti di proprietà di auto usate, mentre a settembre scorso furono 399.342. La frenata degli acquisti arriva dopo i considerevoli rialzi dei mesi precedenti ed è stata causata dal calo di fiducia dei consumatori. I primi nove mesi dell’anno in corso, infatti, avevano segnato un incremento del 6,64%.
“Sull’andamento a settembre – dice l’analisi del Centro studi Promotor – ha influito probabilmente l’impatto psicologico delle ripercussioni della crisi dei mutui subprime sull’economia reale. In particolare il repentino mutamento del quadro congiunturale potrebbe influire sulla domanda sia per la diminuita capacità di spesa di famiglie e imprese sia perché il possibile ulteriore aumento del costo del denaro potrebbe rendere meno facile e più oneroso il credito al consumo”.
Anche in questa situazione di stallo la Fiat è riuscita a toccare quota + 2,1% immatricolando oltre 57mila vetture in settembre. Fiat Group Automobilies ha ottenuto una quota del 31,1%, con 0,6 punti in più rispetto a settembre 2006. Cresce anche Lancia (+2,67%), perde quota invece Alfa Romeo (-9,86%). Ai primi tre posti della classifica delle vetture più vendute a settembre si posizionano la Punto, la Panda e la nuova 500, che ha raggiunto quota 75mila ordini in tutta Europa e supera la Ford Fiesta. Un’altra conferma per il gruppo torinese arriva da Doblò, primo nel suo segmento con il 51,3 per cento.
Tra le marche estere nel mese perdono terreno Peugeot (-19,8%), Toyota-Lexus (-13,9%), Renault (-12%). Salgono, invece, le vetture economiche di Chevrolet (+19,7%), e le auto Ford (+4,67%) e Opel (+3,15%). Recuperano le lussuose Mercedes (11,74% a settembre contro +0,46% dei primi nove mesi), Bmw (+6,75% contro il -14,2% della rivale Audi), Chrysler-Jeep-Dodge (+9,9%).
Filed under: Senza categoria — Tag:, , — alessandra @ 10:35

martedì 25 settembre 2007

Rischia di essere licenziato chi parla male del posto di lavoro

Sparlare pubblicamente dell’azienda in cui si lavoro o della professionalità dei propri superiori può mettere a rischio il posto di lavoro. La maldicenza può, infatti, rappresentare “una potenzialità negativa sul futuro adempimento degli obblighi del dipendente, e fa vacillare il rapporto di fiducia con il datore di lavoro”. Lo rileva la Corte di Cassazione che, con una sentenza resa pubblica nei giorni scorsi (la 19232/2007), ha annullato la reintegrazione nel posto di lavoro di un’infermiera professionista di Monza, E. R., che era stata licenziata dalla Spa medica in cui lavorava per avere “proferito espressioni offensive sulla capacità e sulla professionalità del personale” oltre ad aver denunciato presunte gravi disfunzioni all’interno dell’ospedale (medicinali scaduti, attrezzi non sterilizzati). Finora i giudici avevano ritenuto esagerata la reazione della Holding Multimedia. Adesso la Cassazione invita a rianalizzare i fatti, tenendo conto della “delicatezza della funzione assegnata alla dipendente, lo specifico settore in cui lavorava e l’elevata responsabilità che ne conseguiva”. Il Tribunale di Monza nel 2003 e la Corte d’Appello di Milano, nel dicembre 2004, avevano giudicato illegittimo il licenziamento dell’infermiera, sostenendo che le critiche e le illazioni sulla professionalità dei colleghi o sulla correttezza della società non erano così gravi, viste le accuse “generiche”, da determinare l’allontanamento dalla struttura. Con questa sentenza la Suprema Corte ha accolto il ricorso dell’azienda ospedaliera che ha insistito per la legittimità del licenziamento e ha disposto un nuovo processo. A far propendere i giudici per questa decisione anche il numero di episodi di questo tipo. La Corte di Brescia ha, infatti, ricordato che “in tema di licenziamento per giusta causa, allorquando siano contestati al dipendente diversi episodi, il giudice di merito non deve valutarli separatamente, bensì globalmente, al fine di verificare se la loro rilevanza complessiva sia tale da minare la fiducia che il datore di lavoro deve poter riporre nel dipendente” e questo perché “la molteplicità degli episodi, oltre ad esprimere un’intensità complessiva maggiore dei singoli fatti, delinea una persistenza che è di per sé ulteriore negazione degli obblighi del dipendente, ed una potenzialità negativa sul futuro adempimento di tali obblighi”.
Filed under: Senza categoria — Tag:, , , — alessandra @ 09:04

martedì 18 settembre 2007

La BoE interviene con 4,4 miliardi di sterline dopo la crisi subprime

La Bank of England, dopo la grave crisi della Northern Rock, è intervenuta per alleggerire la crisi dei mutui subprime. L’istituto centrale inglese ha lanciato un’operazione di “fine tuning”, cioè un’operazione straordinaria per iniettare liquidità sui mercati, al tasso di 5,75%. La Banca ha offerto nel complesso 4,4 miliardi di sterline. “Questa operazione, in aggiunta all’iniezione di martedì scorso – hanno spiegato dalla Bank of England – è stata presa per attenuare le tensioni sul mercato monetario a breve termine”. E gli effetti si sono già manifestati. Dopo la seduta il tasso overnight sui depositi in sterline è sceso a 5,80%, il minimo di seduta. Oggi i titoli Northern Rock, Alliance & Leicester e Bradford & Bingley, le tre banche inglesi coinvolte nella crisi dei mutui, hanno recuperato terreno in Borsa, con netti rialzi. Le azioni Northern Rock sono rimbalzate fino a guadagnare un 11% sul listino della City, le Alliance & Liecester il 25,17% circa e le Bradford & Bingley il 8,87%. Ma questo ottimismo non ha placato le preoccupazione dei clienti della Northern che continuano a formare lunghe file davanti agli sportelli per ritirare i loro risparmi senza dare ascolto alle rassicurazioni del cancelliere dello Scacchiere Alistair Darling, che ha confermato la garanzia del Governo su tutti i depositi.
BORSE IN EUROPA
I listini delle Borse europee avevano avviato la seduta in calo, dopo il crollo di Tokyo (-2,02% il Nikkei), ma hanno gradualmente recuperato fino ad ottenere un risultato positivo. A Francoforte Deutsche Boerse balza in vetta al listino con un guadagno del 2,83%. Ordini di acquisto anche su Lufthansa (+1,03%) e Commerzbank (+0,67%). Maglia nera, invece, per Hypo Real Estate (-0,94%). A Parigi buon risultato di Unibail-Rodamco (+1.67%) e Air France-Klm (+1,15%). In calo del 1,44% invece Michelin e Bnp Paribas (-1,01%).
TASSI USA
La Federal Reserve (l’istituto centrale americano) dopo un quadriennio, sembra pronta ad abbassare i tassi di interesse per evitare che la crisi finanziaria, legata ai mutui subprime, trascinino l’economia statunitense verso una possibile recessione e per cercare di dare respiro al mercato immobiliare. Ad essere tagliato dovrebbe essere il tasso sui Fed funds, attualmente al 5,25%. Il taglio dovrebbe essere di almeno un quarto di punto, anche se alcuni analisti prevedono una mossa più radicale da parte della Federal Reserve. Se verranno rispettate queste previsioni le conseguenze sui consumatori si faranno sentire velocemente. La riduzione dei tassi ufficiali rende più conveniente i finanziamenti per i consumatori nelle loro varie forme: finanziamenti rateali sugli acquisti con carta di credito, prestiti concessi sotto la garanzia di un immobile ecc.
Filed under: Senza categoria — Tag:, , , , — alessandra @ 10:12
« Older PostsNewer Posts »